Lo sniper da record ucraino che colpisce da 2.069 metri di distanza

Un Ufficiale delle Forze Speciali ucraine, dal nome in codice “Lector”, diventa il primo sniper a colpire a 2069 metri di distanza

Lo sniper da record ucraino che colpisce da 2.069 metri di distanza
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Nel contesto del conflitto ucraino, il ruolo dei cecchini ha assunto un'importanza cruciale, non solo per l'efficacia delle operazioni militari, ma anche per il morale delle truppe. Un cecchino dell'Unità di Azione Attiva della Direzione dell'Intelligence Militare Ucraina (Diu), conosciuto con il nome di Lector, ha recentemente raggiunto un traguardo straordinario, colpendo un obiettivo russo a una distanza record di 2069 metri con un proiettile di calibro .338LM. Questo nuovo primato si colloca nel contesto di un precedente record stabilito dal caporale britannico Craig Harrison, che nel 2009, durante il conflitto in Afghanistan, aveva raggiunto due combattenti talebani a una distanza di 2475 metri. A differenza di Harrison, che aveva sparato da una posizione significativamente più alta rispetto ai suoi bersagli, Lector ha effettuato il suo tiro da una trincea, in condizioni di terreno simile a quello del suo obiettivo.

Secondo le analisi, il colpo da record è avvenuto nel mese di dicembre in Ucraina, quando l'agente Lector ha colpito il nemico in movimento al primo tentativo. L'evento è stato doppiamente significativo, poiché, secondo quanto riferito dai servizi segreti (Gur), nella guerra moderna è difficile utilizzare posizioni tradizionali di tiro a causa della minaccia rappresentata dai droni nemici. Per questo motivo, il risultato è stato maggiormente apprezzato e ha attirato l'attenzione della cronaca. "Nella guerra di oggi, non puoi uscire dalla trincea, sdraiarti su una collina. I droni nemici non ti permettono di sparare da posizioni classiche", riporta l'Intelligence

Il Capo della Direzione Principale dell'Intelligence sul nuovo record

Il tenente generale Kyrylo Budanov ha elogiato Lector per il suo straordinario colpo, sottolineando l'importanza di tale risultato nella lotta dell'Ucraina per la libertà e l'efficacia dei cecchini ucraini. "Un lavoro magistrale che andrà nella storia della nostra lotta per la libertà. Colpire un bersaglio in movimento a tale distanza è un risultato enorme; è una testimonianza dell'elevata professionalità e concentrazione per cui sono noti i cecchini dell'intelligence militare ucraina. Continuiamo a combattere per distruggere ancora più occupanti russi".

Chi è l’agente Lector secondo l’Intelligence di Kiev

L'intelligence descrive il profilo dell'agente Lector come un cecchino attivo nel contesto del conflitto ucraino, la cui carriera ha avuto inizio come guardiacaccia. Successivamente, ha intrapreso una transizione verso le forze di sicurezza e difesa dell'Ucraina, operando insieme a suo figlio.
Inizialmente assegnato all'intelligence di una delle Brigate di Carri Armati, dal febbraio 2023 ha assunto un ruolo operativo nell'Unità di Azione Attiva del Defence Intelligence of Ukraine. Le analisi indicano che lo sniper ha completato diversi corsi di addestramento, tra cui programmi specializzati come il "Pure Wrath", gestito dal fondo di assistenza "Come Back Alive". Tali percorsi sono progettati per fornire ai soldati le competenze necessarie per operare in un contesto di guerra moderna, dove le tecnologie avanzate e le tattiche innovative risultano essenziali per il successo delle operazioni. Secondo quanto riferito dall'intelligence, Lector ha dimostrato nel tempo notevoli capacità come cecchino, avendo abbattuto oltre tre dozzine di obiettivi durante l'operazione speciale russa. Attualmente, però, la sua azione più significativa è proprio il colpo da record effettuato a una distanza di 2069 metri, per il quale è stato utilizzato un fucile Sako M10.

La scelta delle armi è un aspetto strategico per l’agente; quest'ultimo, infatti ha dichiarato di "selezionare un diverso tipo di fucile a seconda del compito assegnato", sebbene la sua preferenza ricada sempre su

un modello particolare, indicato come Sadex Kraken, dotato di calibro .338LM. Tale predilezione evidenzia la sua attenzione ai dettagli e l'importanza di adattare le attrezzature alle specifiche esigenze operative.

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