Stop al gas russo: le rotte alternative per l'Europa

Con la scadenza del contratto di transito via Ucraina, Russia e alcuni Paesi europei valutano le alternative praticabili

Stop al gas russo: le rotte alternative per l'Europa
00:00 00:00

La scadenza del contratto di transito quinquennale tra Russia e Ucraina, assieme al suo mancato rinnovo, non ha preso di certo l'Europa o la Russia alla sprovvista. La Commissione europea ha dichiarato che l'interruzione del transito del gas russo attraverso il territorio ucraino verso l'Ue era "prevista" e ha ribadito che il blocco è "pronto" a sostituire la fornitura ai Paesi più colpiti attraverso quattro rotte alternative.

"Abbiamo fermato il transito del gas russo. Questo è un evento storico. La Russia sta perdendo i suoi mercati, subirà perdite finanziarie. L'Europa ha già preso la decisione di abbandonare il gas russo", ha affermato il ministro dell'Energia ucraino German Galushchenko in una dichiarazione. "L'interruzione del flusso (del gas russo) attraverso l'Ucraina il 1 gennaio è una situazione prevista e l'Ue è preparata", sottolineano fonti comunitarie secondo cui si è lavorato per più di un anno a tale scenario. L'infrastruttura europea del gas è "abbastanza flessibile" da trasportare gas da diverse fonti attraverso "percorsi alternativi", spiegano le fonti, aggiungendo poi che il blocco è stato anche rafforzato con "nuove significative capacità di importazione di GNL (naturale liquefatto) a partire dal 2022".

Bruxelles ha già comunicato che l'impatto della fine del transito del gas russo attraverso l'Ucraina sarà limitato sia in termini di volumi che di portata e, in particolare, spera di supplire attraverso quattro rotte alternative da Germania, Italia, Polonia, Grecia e Turchia. La rete del gas ucraina è collegata a Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, ma i volumi dalla Russia all'Ue sono stati ridotti "drasticamente" da quando Mosca ha diminuito il transito nel 2022, in seguito all'invasione dell'Ucraina.

Rotte gas russo

La Russia aveva annunciato di essere pronta a fornire gas naturale all'Europa attraverso rotte alternative che eludano l'Ucraina, aveva affermato il 25 dicembre il vice primo ministro russo Alexander Novak alla televisione di Stato russa. La dichiarazione era arrivata dopo che il presidente Volodymyr Zelensky aveva confermato durante una conferenza stampa il 19 dicembre che l'Ucraina non avrebbe esteso l'accordo di transito del gas russo attraverso il suo territorio. "Non ci impegneremo ad estendere il transito del gas russo. Non daremo (alla Russia) l'opportunità di guadagnare miliardi aggiuntivi sul nostro sangue ", aveva detto Zelensky.

La Russia esporta ancora gas tramite il gasdotto TurkStream attraverso il Mar Nero. TurkStream ha due linee: una per il mercato interno turco e l'altra che rifornisce i clienti dell'Europa centrale, tra cui Ungheria e Serbia. A fine agosto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva dichiarato che la Russia potrebbe cercare rotte alternative, tra cui un hub del gas pianificato attraverso la Turchia, oppure la Russia potrebbe anche potenzialmente spedire gas naturale liquefatto attraverso petroliere. Fuor dai giochi il gasdotto Nord Stream che attraversa il Mar Baltico dalla Russia alla Germania, non più operativo da quando è stato fatto saltare in aria nel 2022. Anche il gasdotto Yamal-Europa attraverso la Bielorussia è stato chiuso.

La Bulgaria si è dichiarata disposta a sostenere la Moldova nella gestione della crisi energetica fornendo Gnl e altre risorse. Lo ha affermato il ministro dell'Energia bulgaro, Vladimir Malinov, ricordando l'esistenza di un accordo bilaterale tra Sofia e Chisinau.

La Moldova sta affrontando una grave emergenza energetica, aggravata dalla decisione del colosso russo Gazprom di interrompere le forniture di gas alla Transnistria. Questo sviluppo causerà anche la cessazione della fornitura di elettricità dalla centrale elettrica situata nella regione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica