Una talpa nelle forze speciali ucraine: è ancora guerra di spie tra Kiev e Mosca

I servizi segreti russi e ucraini hanno individuato e arrestato due spie che operavano nel cuore del territorio avversario. La guerra di intelligence tra Kiev e Mosca va di pari passo con gli scontri in prima linea

Una talpa nelle forze speciali ucraine: è ancora guerra di spie tra Kiev e Mosca
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La guerra di spie tra Mosca e Kiev prosegue senza esclusione di colpi dietro la linea del fronte. Il Servizio di Sicurezza russo, Fsb, ha arrestato oggi un agente ucraino accusato di preparare un'azione di sabotaggio nel settore di Belgorod, mentre il Servizio di sicurezza ucraino, Sbu, ha reso noto di avere scoperto una spia delle forze speciali ucraine. Si tratta di un ufficiale ucraino che "presumibilmente" lavorava come talpa russa nelle forze speciali e che è stato immediatamente posto in stato d'arresto.

Una silenziosa guerra di spie

Una guerra silenziosa di traditori e temerari. Questa la guerra delle spie che, secondo quanto rivelato in un rapporto del servizio segreto ucraino, vede tra i suoi ultimi protagonisti un ufficiale di alto rango, comandante di un'unità delle Forze per le operazioni speciali ucraine, sorpreso a trasmettere "informazioni militari" estremamente sensibili al nemico.

Tra queste, dettagli sensibili su missioni di sabotaggio e ricognizione condotte dalle forze speciali ucraine negli oblast di Zaporizhia, Kherson e nella Crimea occupata dai russi. Tali informazioni sarebbero state utilizzate dai russi per colpire i commando ucraini pronti a entrare in azione nell'Ucraina meridionale. L'ufficiale, che si sospetta essere stato reclutato dal servizio d'intelligence militare russo, il Gru, è accusato di tradimento e spionaggio e potrebbe essere un "operativo" da prima dell'invasione dell'Ucraina, o "Operazione militare speciale" lanciata da Mosca il 24 febbraio 2022.

I funzionari dell'Sbu hanno riferito che non è la prima volta che un'operazione di controspionaggio rivela l'esistenza di infiltrazioni russe all'interno delle forze armate ucraine. Una cellula di intelligence russa che includeva "due ex membri della sicurezza dell'ex presidente Viktor Yanukovych e un membro attivo della Guardia nazionale ucraina" era stata smascherata nel mese di agosto. Appena qualche settimana dopo, un altro agente russo che stava passando informazioni sui sistemi di difesa aerea, sulle posizioni delle truppe e delle fortificazioni ucraine era stato scoperto e arrestato.

Un sabotatore al soldo di Kiev

Lo stesso destino è toccato a un agente ucraino fermato oggi dall'Fsb, il servizio di sicurezza russo erede del Kgb. L'uomo, un cittadino russo di 48 anni, stava pianificando delle azioni di sabotaggio nelle regioni di Belgorod, Brjansk e Tula quando gli agenti del servizio federale per la sicurezza della Russia lo hanno arrestato con l'accusa di aver predisposto degli attacchi terroristici su incarico dei servizi segreti ucraini. L'agente ucraino aveva realizzato un ordigno esplosivo improvvisato - noti come Ied (Improvised Explosive Device) - basato su una carica esplosiva ottenuta tramite vecchie munizioni della Seconda guerra mondiale.

La spia ucraina è stata trovata in possesso di una piccola pistola Makarov, di diverse schede Sim, di un computer portatile e un cellulare che usava per "comunicare con i servizi speciali di Kiev" aveva come obiettivo gli appartamenti di alcuni ufficiali di Belgorod, gli uffici di due compagnie elettriche a Brjansk e un edificio della polizia russa. Ciò dimostra quanto sia intensa e diffusa l'attività d'intelligence e le azioni guerra ibrida incentrate sul sabotaggio tra i due Paesi in lotta.

Entrambi impegnati ha operare per anni, nell'ombra, con il solo obiettivo di infiltrare agenti destabilizzanti nel cuore del territorio nemico; al fine di ottenere quelle informazioni sensibili e poter destabilizzare l'avversario attraverso azioni di sabotaggio all'indomani dello scoppio della guerra che si sarebbe elevata al livello che ora conosciamo.

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