!["Tornare ai confini ucraini del 2014? Obiettivo irrealistico": l'uomo di Trump avverte la Nato](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/12/1739371036-azt5eqm3m42zrfiivtfe.jpg?_=1739371036)
Riportare i confini dell'Ucraina a prima del 2014 - come più volte auspicato dal capo di Stato di Kiev, Volodymyr Zelensky - è un "obiettivo irrealistico". Lo ha detto in maniera chiara e inequivocabile il segretario alla Difesa degli Usa, Pete Hegseth, aprendo i lavori della ministeriale Nato a Bruxelles. "Inseguire questo obiettivo illusorio non farà che prolungare la guerra e causare più sofferenza", ha dichiarato l'alto funzionario degli Stati Uniti, aggiungendo inoltre di non credere che "l'adesione dell'Ucraina alla Nato sia un esito realistico di un accordo negoziato". Hegseth ha quinti affermato che la guerra tra Kiev e Mosca "deve finire" ma ha lasciato intendere che Washington non darà più alcuna priorità alla sicurezza europea e ucraina. Il motivo è presto detto: l'amministrazione Trump sta spostando la sua attenzione sulla protezione dei confini nazionali e sulla prevenzione della guerra con la Cina.
La posizione degli Usa sull'Ucraina
Le parole di Hegseth ricalcano la posizione dell'amministrazione Trump nei confronti del dossier ucraino. "Dobbiamo iniziare a riconoscere che il ritorno ai confini dell'Ucraina precedenti 2014 è un obiettivo irrealistico", ha spiegato il segretario alla Difesa degli Usa, secondo cui sarà possibile porre fine al conflitto e stabilire una pace duratura soltanto "unendo la forza degli alleati a una valutazione realistica del campo di battaglia". "Vogliamo, come voi, un'Ucraina sovrana e prospera, ma dobbiamo partire dal riconoscere che il ritorno ai confini pre-2014 è un obiettivo irrealistico", ha sottolineato Hegseth.
Con queste poche frasi l'uomo di Trump ha gelato la platea di Bruxelles. La stessa che, fino a qualche mese fa, e sotto l'amministrazione di Joe Biden, intendeva sostenere gli sforzi di Zelensky per scacciare la Russia dal territorio ucraino. "Il presidente Donald Trump è stato chiaro con il popolo americano e con molti dei vostri leader: fermare i combattimenti e raggiungere una pace duratura è una priorità assoluta. Intende porre fine a questa guerra attraverso la diplomazia, portando sia la Russia che l'Ucraina al tavolo dei negoziati. E il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aiuterà nel raggiungere questo obiettivo", ha detto ancora Hegseth.
Il messaggio alla Nato
Per far questo sono necessarie almeno due condzioni. La prima: qualsiasi tentativo di raggiungere una "pace duratura" per l'Ucraina dovrà includere solide garanzie di sicurezza per scongiurare che la guerra possa riaccendersi. "Non deve essere una Minsk 3.0", ha specificato il segretario alla Difesa Usa riferendosi ai due tentativi di risolvere pacificamente le tensioni tra Ucraina e Russia firmati nel 2014 e 2015 nella capitale bielorussa. La seconda condizione chiama in causa il possibile coinvolgimento di attori non Nato in grado di assicurare tali garanzia di sicurezza.
"Gli Stati Uniti non credono che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sia un esito realistico di un accordo negoziato. Al contrario, qualsiasi garanzia di sicurezza dovrà essere sostenuta da forze capaci, europee e non europee. Se queste truppe dovessero essere dispiegate come forze di pace in Ucraina in qualsiasi momento, dovrebbero far parte di una missione non-Nato e non dovrebbero essere coperte dall'Articolo 5" che, se attivato, farebbe scattare il supporto dell'intera Alleanza, ha proseguito Hegseth. L'uomo di Trump ha chiesto una solida supervisione internazionale della linea di contatto ma, nell'ambito di qualsiasi garanzia di sicurezza, ha chiarito che non verranno dispiegate truppe statunitensi in Ucraina.
Rivolgendosi direttamente alla Nato, Hegeseth ha affermato che gli Stati Uniti resteranno impegnati nell'alleanza e nella partnership di difesa con l'Europa, ma che non tollereranno più "una relazione sbilanciata che incoraggia la dipendenza".
Piuttosto verrà data "la priorità al rafforzamento dell'Europa affinché si assuma la responsabilità della propria sicurezza. L'onestà sarà la nostra politica futura, ma solo nello spirito della solidarietà", ha concluso il rappresentante statunitense.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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