"Trasportava forze speciali": cos'è successo all'elicottero Usa precipitato nel Mediterraneo

L'aeromobile caduto nel Mediterraneo orientale durante un'esercitazione trasportava membri delle forze speciali americane. Il Pentagono rassicura che non si trattava di un'azione ostile ma di un incidente

"Trasportava forze speciali": cos'è successo all'elicottero Usa precipitato nel Mediterraneo
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L'elicottero perso dagli americani durante un'esercitazione condotta nei cieli del Mediterraneo orientale non era un elicottero qualsiasi: era un Mh-60 Black Hawk adibito al trasporto di membri della Forze Speciali. Faceva parte di una delle unità d'élite dell'Us Army regolarmente impegnate nei blitz e nelle delicate missioni di esfiltrazione per recuperare operatori in territorio ostile. Nell'incidente - l'elicottero non stato conivolto in un'azione ostile - hanno perso la vita cinque militari americani.

Si tratta con fondate probabilità del 160th Special Operation Aviation Regiment, che opera con molteplici versioni di Mh-60 Black Hawk, Ah-6 Little Bird e possenti birotori Mh-47 Chinook non molto diversi da quelli impiegati dall'Aves: la componente aerea dell'Esercito Italiano che ad esempio affida ad unità come il 3º Reggimento Elicotteri Operazioni Speciali "Aldebaran" il compito di trasportare in aerea operazioni i nostri incursori.

Secondo quanto riportato da fonti ufficiali del dipartimento della Difesa statunitense, l'elicottero precipitato era impegnato in una esercitazione di rifornimento e per "cause ancora non accertate" è caduto in un tratto di mare a sud dell'Isola di Cipro, causando la morte di cinque militari che sono già stati identificati.

Questo tipo di elicottero, dotato di una particolare sonda, è pensato per essere rifornito in volo da aerei cisterna come ad esempio gli Hercules Kc-130 tanker; in modo da poter estendere il range operativo e ampliare la portata di operazioni aerotattiche che non devono prevedere "scali" intermedi. In caso di condizioni atmosferiche avverse, come il forte vento, le manovre di rifornimento in volo possono causare l'urto tra l'elicottero e il cestello di rifornimento rilasciato dall'aerocisterna, o, se effettuate ad bassissima quota, condurre a una manovra evasiva che può portate alla perdita dell'assetto con un conseguente schianto sulla superficie, in questo caso marina.

Forze speciali nel Mediterraneo

È stato già reso noto nelle settimane scorse come nel quadrante interessato del Mediterraneo orientale, in particolare sull'isola di Cipro dove sono presenti basi Nato come quella britannica di Akrotiri, è stata attivata una particolare task force aeronavale che inquadra unità speciali dei Navy Seal, della Delta Force e delle altre componenti del Comando delle Operazioni Speciali degli Stati Uniti, noto con l'acronimo di Socom. Queste unità sono state messe in allerta sia nel caso di un'escalation nella Striscia di Gaza, sia nell'ipotesi - ora remota - che venga pianificata un'operazione di liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas e dalle cellule jihadiste presenti nella striscia. Va infatti ricordato che almeno 40 dei 239 ostaggi sono cittadini statunitensi con doppio passaporto.

Una qualsiasi operazione che comprendesse forze speciali americane aerotrasportate nella Striscia richiederebbe con alte probabilità il coinvolgimento dei traghettatori soprannominati Night Stalkers: i piloti del succitato reggimento speciale 160th già noto per essere stato protagonista di operazioni come "Gothic Serpen" in Somalia (raccontata nella celebre pellicola “Black Hawk Down", ndr) e nel blitz in Pakistan che portò all’uccisione di Osama bin Laden da parte del famigerato Team 6 della Navy Seal.

Gli elicotteri in questione, di norma dipinti di una livrea nera che abbassa ulteriormente la

loro visibilità durante le missioni notturne, sono regolarmente impiegati per accompagnare gli incursori nelle missioni coperte dal di massimo livello di segretezza. Missioni che richiedono una preparazione fuori dal comune.

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