
Non si fermano gli attacchi russi contro il territorio ucraino, nonostante la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin e un primo accenno di un possibile accordo di tregua. Dall'Ue dure reazioni contro Mosca.
19:30 - Casa Bianca: "Usa continueranno la condivisione dell'Intelligence per Kiev"
"L'intelligence relativa alla difesa dell'Ucraina continuerà ad essere condivisa dagli Stati Uniti". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, dando maggiori dettagli, durante il briefing, della telefonata di oggi tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
19:00 - La proposta di Trump: "Controllo Usa sulle centrali elettriche ucraine"
Donald Trump ha ventilato a Volodymyr Zelensky la possibilità che gli Stati Uniti posseggano le centrali elettriche ucraine. Lo ha detto la Casa Bianca.
18:50 - Zelensky: "Team Usa e Ucraina pronti a nuovi colloqui in Arabia Saudita"
"I team americano e ucraino sono pronti a incontrarsi in Arabia Saudita nei prossimi giorni per continuare a coordinare i passi verso la pace". Lo dice il presidente Volodymyr Zelensky in un lungo post su X nel quale riferisce dell'esito del colloquio telefonico avuto con Donald Trump. "Abbiamo dato istruzione ai nostri team di risolvere le questioni tecniche relative all'attuazione ed all'allargamento del cessate il fuoco parziale", scrive il presidente ucraino, che fa sapere anche di aver dato istruzione ai "nostri consiglieri e rappresentanti di svolgere questo lavoro il più rapidamente possibile". "In ulteriori incontri, i team possono concordare su tutti gli aspetti necessari per avanzare verso una pace duratura e garanzie di sicurezza", sottolinea ancora Zelensky.
18:45 - Zelensky: "Pronti a implementare lo stop agli attacchi alle infrastrutture energetiche"
L'Ucraina ha accettato "la fine degli attacchi all'energia e ad altre infrastrutture civili" come "uno dei primi passi verso la fine completa della guerra". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo della sua telefonata con Donald Trump, definendola "una conversazione positiva, molto sostanziale e schietta" nella quale il presidente americano "ha condiviso i dettagli della sua conversazione con Putin e le questioni chiave discusse". "Ho sostenuto questo passo e l'Ucraina ha confermato che siamo pronti a implementarlo", ha aggiunto riferendosi alla proposta russa di tregua parziale.
18:43 - Casa Bianca: Trump aiuterà Zelensky ad avere più difesa aerea dall'Europa
Donald Trump aiuterà Volodmyr Zelensky a ottenere più difesa aerea dall'Europa. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt leggendo una nota sulla telefonata tra i due leader.
17:00 - Peskov: "Forse incontro tra Putin e Trump"
"Non si può escludere che l'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump avvenga in Arabia Saudita, ma non ci sono ancora dettagli specifici sulla sede del vertice in presenza". Lo ha detto all'agenzia di stampa Tass il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, dopo che l'inviato del presidente americano, Steve Witkoff, parlando a Bloomberg del possibile faccia a faccia tra i due leader ha detto: "Scommetto che potrebbe esserci". "Questa opzione non può essere esclusa. Ma non ci sono ancora dettagli specifici su questo tema", ha detto Peskov, rispondendo a una domanda se Trump e Putin avessero discusso di un possibile summit e se l'Arabia Saudita fosse un'opzione, come annunciato da Witkoff
16:50 - Telefonata di un'ora, Trump: "Siamo sulla strada giusta"
"Ho appena terminato una telefonata molto buona con il presidente Zelensky, che è durata circa un'ora". Così Donald Trump ha dato direttamente, con un post su Truth Social, la notizia della fine del colloqui con il presidente ucraino. "Gran parte della discussione è stata basata sulla telefonata di ieri con il presidente Putin in modo da allineare la Russia e l'Ucraina nei termini delle loro richieste e bisogni", ha aggiunto il presidente affermando, che "siamo veramente sulla buona strada". "Chiederò al segretario di Stato, Marco Rubio, e al consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Waltz, di dare un'accurata descrizione dei punti discussi, questa dichiarazione arriverà a breve", ha poi concluso.
15:49 - Casa Bianca, in corso la telefonata Trump-Zelensky
Donald Trump è nello studio Ovale in colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky. Lo scrive su X il suo assistente Dan Scavino.
15:28 - Trump cancella il programma per tracciare bambini ucraini in Russia
Donald Trump ha messo fine al programma che traccia le deportazioni di massa dei bambini ucraini in Russia. Lo scrive il Washington Post. I ricercatori e gli esperti coinvolti nell'iniziativa, guidata dall'Humanitarian Research Lab della Yale University, sono stati informati in febbraio che il dipartimento di Stato aveva silenziosamente rescisso il loro contratto, uno dei migliaia eliminati su richiesta del Doge di Elon Musk. In tal modo i ricercatori hanno perso l'accesso a una grande quantità di informazioni, tra cui immagini satellitari e dati biometrici che tracciavano le identità e le posizioni di ben 35.000 bambini ucraini.
Ciò che più allarma i parlamentari informati sulla questione è la presunta cancellazione del database del laboratorio di ricerca nella corsa per ottemperare alla notifica di cessazione dei contratti da parte dell'amministrazione, un'azione che probabilmente ostacolerà gli sforzi per trovare i bambini scomparsi e assicurare alla giustizia i responsabili del loro rapimento.
15:23 - Waltz: "Colloqui con la Russia a Riad nei prossimi giorni"
Il consigliere per la sicurezza nazionale americana ha confermato che nei prossimi giorni ci saranno nuovi colloqui con Mosca in Arabia Saudita per la pace in Ucraina. "Ho concordato con la mia controparte russa Yuri Ushakov che i nostri team si incontreranno a Riad nei prossimi giorni per concentrarsi sull'implementazione e l'ampliamento del cessate il fuoco parziale".
15:00 - Mosca: "Avvenuto lo scambio di 350 prigionieri con Kiev"
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che Mosca e Kiev hanno effettuato uno scambio di 175 prigionieri di guerra per parte, come annunciato ieri dopo la telefonata tra Putin e Trump. Lo riporta la Tass. Il ministero della Difesa russo sostiene che Mosca abbia consegnato a Kiev anche 22 prigionieri di guerra "seriamente feriti" e che "necessitano di cure mediche urgenti". Lo riporta la Tass. Ieri, dopo la telefonata tra Putin e Trump, il Cremlino aveva dichiarato che avrebbe liberato "23 soldati ucraini gravemente feriti" come "gesto di buona volontà".
14:48 - Waltz oggi non parlerà con Mosca e Kiev
l consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha annunciato che oggi avrà colloqui con le sue controparti russe e ucraine, parlando con i giornalisti mentre, affiancato dai suoi consiglieri, camminava nella West Wing della Casa Bianca. Waltz ha affermato di essere in procinto di parlare con la sua controparte a Mosca "e stamattina poi abbiamo anche una telefonata con gli ucraini". "La diplomazia della navetta è difficile. È dura - ha aggiunto - Ma stiamo andando avanti e indietro a ogni livello, spingendo entrambe le parti verso un cessate il fuoco e la fine della guerra". Waltz - riporta la Bbc - non ha risposto quando gli è stato chiesto se la Russia avesse preso di mira le infrastrutture, violando i termini di quanto concordato ieri nella telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin. Inoltre, a Waltz è stato chiesto se si fosse parlato degli aiuti all'Ucraina durante il colloquio. Secondo il Cremlino, i due leader hanno discusso del "riarmo" delle forze armate ucraine. "Non è successo", ha precisato il consigliere per la Sicurezza nazionale.
14:30 - Zelensky: "Non siamo soli, Kiev lotta per la libertà dell'Europa"
"L'Ucraina non è sola. La Russia è sola, è l'aggressore". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Voldoymyr Zelensky parlando all'università di Helsinki insieme al presidente finlandese Alexander Stubb e notando che la guerra russa all'Ucraina ha cambiato la posizione dell'opinione pubblica della Svezia e della Finlandia nei confronti della Nato. "La nostra lotta per l'indipendenza dell'Ucraina è in ultima analisi una guerra per la libertà di tutta l'Europa", ha sottolineato Zelensky.
14:29 - Cremlino: "Putin non ha ordinato attacchi alle infrastrutture energetiche"
Il presidente Vladimir Putin non ha dato l'ordine ai militari di riprendere gli attacchi contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, la pausa russa resta. Lo ha riferito il portavoce del capo dello Stato Dmitry Peskov, sottolineando che la volontà del presidente russo è di non rispondere, dopo gli attacchi dell'esercito ucraino contro le installazioni energetiche nella regione di Kuban, che il Cremlino considera un sabotaggio degli accordi. "Certamente", ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se gli attacchi contro le infrastrutture energetiche russe siano considerati un sabotaggio e un tentativo di violare gli accordi raggiunti tra Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Il regime di Kiev non ha fatto nulla per annullarli. Pertanto, tali azioni sono decisamente contrarie a questi sforzi comuni", ha sottolineato Peskov.
13:38 - Ex ambasciatore a Mosca: "Non basterà l'accordo tra superpotenze"
"In Ue solo l'Italia cercò la pace tra Russia e Ucraina", e "ora non basterà un semplice accordo tra super potenze. Alla base del conflitto permane un cruciale problema di sicurezza fra Russia e Occidente, che richiede un sistema di garanzia collettiva". A dirlo l'ex ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace nel suo nuovo libro 'La pace difficile. Diari di un Ambasciatore a Moscà, pubblicato da Mauro Pagliai nella collana Verità Scomode. Nel volume, si spiega in una nota, Starace racconta in prima persona i drammatici mesi che hanno preceduto e accompagnato l'intervento militare in Ucraina da parte della Federazione Russa. Una testimonianza diretta delle tensioni internazionali e delle implicazioni per l'Italia, l'Europa e il resto del mondo. "Nel corso di questo lungo conflitto non ho visto una sola iniziativa politica e diplomatica di un leader europeo in direzione di negoziati e della pace, ad eccezione del tentativo del ministro degli Esteri Di Maio del maggio 2022". Il volume, arricchito dalla prefazione di Lucio Caracciolo, descrive in dettaglio le profonde connessioni tra l'economia italiana e quella russa, nonché l'attrazione che larghi strati dell'intellettualità russa nutrono per il nostro Paese. Scrive Starace: "In tre anni di sanguinose ostilità, abbiamo tutti visto l'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Borrel, il capo della diplomazia europea, parlarci quasi unicamente di assistenza militare all'Ucraina, di sanzioni nei confronti della Russia e mai di iniziative concrete europee per porre fine a questo conflitto".
12:32 - Putin: "Stiamo completando sconfitta nel Kursk"
"Le nostre truppe hanno recentemente condotto una serie di operazioni rapide, piuttosto audaci ed efficaci e stanno completando la sconfitta del gruppo di truppe nemiche nella regione di Kursk". Lo ha rivendicato il presidente russo Vladimir Putin, parlando durante una riunione alla Procura generale, secondo quanto riferisce Ria Novosti.
12:05 - Meloni: "Trump leader forte che può garantire la pace"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è un leader forte che può garantire un percorso verso la pace in Ucraina. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. "Con questa amministrazione non vedremo le scene di debolezza viste in Afghanistan", ha aggiunto Meloni.
"Ieri c'è stata una lunga conversazione tra Trump e Putin da quello che apprendiamo finora c'è una ipotesi di cessate il fuoco parziale limitato a infrastrutture strategiche, è un primissimo spiraglio nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nelle repliche alla Camera, dopo la discussione sulle comunicazioni in vista del consiglio Ue del 20 e 21 marzo. "Sosteniamo gli sforzi di Trump, è un leader forte e autorevole che può imporre le condizioni per una pace giusta e duratura -ribadisce- . Credo non vedremo le scene di debolezza occidentale che abbiamo visto in Afghanistan, la questione si gioca sulle garanzie di sicurezza" con queste "vedremo se quello di Mosca è un bluff. Noi dobbiamo fare le nostre proposte".
11:27 - Zelensky: "No a concessioni alla Russia sugli aiuti militari"
Non vanno fatte "concessioni" alla Russia sugli aiuti militari esteri. E' l'appello rivolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa a Helsinki. "Non credo che dovremmo fare concessioni in termini di aiuti all'Ucraina, ma al contrario dovremmo aumentarli", ha affermato Zelensky. Ieri il leader del Cremlino Vladimir Putin aveva posto come 'condizione chiavè per la pace in Ucraina la fine degli aiuti miliari esterni a Kiev, nel suo colloquio telefonico con il presidente americano Donald Trump.
11:16 - Mosca: Ucraina ha colpito deposito di petrolio in territorio russo, non vuole un accordo
Il ministero della Difesa di Mosca ha accusato l'esercito di Kiev di aver attaccato "deliberatamente un deposito petrolifero" in Russia e in questo modo di "voler far deragliare l'accordo" al quale stanno lavorando il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump. "E' evidente che si tratta di una nuova provocazione preparata ad hoc dal regime di Kiev, destinata a far deragliare le iniziative di pace del presidente degli Stati Uniti", si legge nella nota del ministero della Difesa russo.
11:13 - Zelensky: "Oggi parlerò con Trump"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi con il presidente statunitense Donald Trump: lo ha annunciato lo stesso leader ucraino durante una conferenza stampa congiunta con il capo della Stato della Finlandia, Alexander Stubb, in corso a Helsinki.
10:48 - Kiev: attaccati gli ospedali di Sumy, evacuati centinaia di pazienti
Le forze armate russe hanno attaccato con un drone due ospedali di Sumy, tra cui uno pediatrico, nel nord est dell'Ucraina provocando danni, ma senza causare vittime. Lo riferiscono i media ucraini spiegando che in seguito all'attacco sono stati evacuati 147 pazienti, tra cui nove con mobilità ridotta, in seguito all'allarme aereo diffuso. Durante il raid, oltre ai 147 pazienti anche 21 membri dello staff ospedaliero si trovavano all'interno della struttura presa di mira. Nell'ospedale accanto si trovavano invece 49 pazienti e 11 dipendenti. "I locali dell'ospedale sono stati gravemente danneggiati. E' scoppiato un incendio", ha affermato l'ufficio del procuratore generale di Kiev.
In un altro attacco russo condotto nella notte contro un edificio residenziale sempre nella regione nordorientale di Sumy è morto un uomo di 29 anni e altre tre persone sono rimaste ferite, hanno aggiunto i procuratori. Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva concordato in una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine.
10:25 - Ucraina: bombe russe nella regione di Sumy, un morto
Un uomo di 29 anni è stato ucciso e altre tre persone sono rimaste ferite in un attacco lanciato ieri dalle forze russe nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo hanno reso noto l'amministrazione militare regionale e la Procura generale, come riporta Ukrainska Pravda. "Il 18 marzo, a seguito del bombardamento russo del villaggio di Ugroidy, comunità territoriale di Krasnopil, una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite", si legge in un comunicato stampa dell'amministrazione militare. La Procura, da parte sua, ha aggiunto che nell'attacco è stato colpito un condominio di due piani ed è stata danneggiata una conduttura del gas. Questa mattina, il capo dell'ufficio del presidente ucraino ha annunciato che un drone russo ha colpito un ospedale nella città di Sumy.
10:08 - Media: gli Usa sospendono il contrasto al sabotaggio russo
Diverse agenzie di sicurezza nazionale degli Stati Uniti hanno interrotto i lavori su uno sforzo coordinato per contrastare il sabotaggio, la disinformazione e gli attacchi informatici russi, allentando la pressione su Mosca mentre l'amministrazione Trump spinge la Russia a porre fine alla sua guerra in Ucraina: lo riporta in esclusiva la Reuters. L'anno scorso, ricorda l'agenzia di stampa, l'allora presidente Joe Biden aveva ordinato al suo team di sicurezza nazionale di istituire gruppi di lavoro per monitorare la questione, dopo gli avvertimenti dell'intelligence Usa secondo cui la Russia stava intensificando una guerra ombra contro le nazioni occidentali. Il piano era guidato dal National Security Council (NSC) del presidente e coinvolgeva almeno sette agenzie di sicurezza nazionale che hanno collaborato con gli alleati europei per sventare i complotti che avevano come obiettivo Europa e Stati Uniti, hanno detto alla Reuters sette ex funzionari che hanno partecipato ai gruppi di lavoro. Prima dell'insediamento del presidente Donald Trump, la sua amministrazione entrante è stata informata dai funzionari di Biden sugli sforzi e sollecitata a continuare a monitorare la campagna di guerra ibrida della Russia, hanno affermato gli ex funzionari statunitensi. Tuttavia, da quando Trump è entrato in carica il 20 gennaio scorso, gran parte del lavoro si è bloccato, secondo 11 attuali ed ex funzionari. Secondo queste fonti, gli incontri regolari tra il Consiglio per la sicurezza nazionale e i funzionari della sicurezza nazionale europei non sono stati programmati e l'NSC ha smesso di coordinare formalmente gli sforzi tra le agenzie statunitensi, tra cui l'FBI, il Dipartimento per la sicurezza interna e il Dipartimento di Stato.
10:02 - Kallas: "Inaccettabile la richiesta di Putin di non armare più l'Ucraina"
"Non può essere accettata" la richiesta formulata ieri dal leader del Cremlino Vladmir Putin in un colloquio con il presidente americano Donald Trump di interrompere gli aiuti militari esteri all'esercito dell'Ucraina. Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Kaja Kallas. Il colloquio tra Putin e Trump dimostra che la Russia non è interessata a fare "concessioni" all'Ucraina, ha aggiunto Kallas. "Se si leggono i due passaggi chiave della conversazione telefonica, è chiaro che la Russia non vuole realmente fare alcun tipo di concessione", ha affermato il capo della politica estera della Ue.
9:59 - La Germania denuncia: dopo l'accordo su tregua Putin "sta giocando"
La Germania ha criticato il presidente russo Vladimir Putin per aver "fatto un gioco" dopo i nuovi attacchi russi denunciati dall'Ucraina il giorno dopo l'accordo per una tregua limitata concluso dal presidente russo con il suo omologo americano Donald Trump durante uno scambio telefonico. "Abbiamo scoperto che gli attacchi alle infrastrutture civili non sono assolutamente diminuiti durante la prima notte dopo questa telefonata apparentemente rivoluzionaria e formidabile", ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un'intervista televisiva. "Putin sta giocando", ha aggiunto
9:48 - Trump: "Con Putin non discusso di aiuti militari a Kiev"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che nella chiamata di ieri con il presidente russo Vladimir Putin non è stata discussa la questione degli aiuti militari all'Ucraina, nonostante il Cremlino abbia affermato che il leader russo aveva chiesto la fine dell'assistenza militare a Kiev."Non abbiamo parlato di aiuti, non ne abbiamo parlato affatto", ha detto Trump in un'intervista serale al programma "The Ingraham Angle" della Fox News. "Abbiamo parlato di tante cose, ma non si è mai parlato di aiuti", ha aggiunto come riporta Reuters sul sito.
9:33 - Kallas: "Da Mosca resoconto diverso, non ci si può fidare"
"Se si leggono i due resoconti della telefonata, è chiaro che la Russia non vuole fare concessioni. Mi risulta che la Russia abbia detto che ci sono stati colloqui sugli aiuti militari all'Ucraina, mentre Trump dice di no, che questo non è stato discusso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas parlando ad un gruppo di agenzie internazionali tra cui l'ANSA. "Ciò dimostra anche che della Russia non ci si può fidare, forse ora lo vedono anche gli americani. Ora è lecito chiedersi cosa succederà", ha aggiunto.
9:19 - Mosca: respinte 5 offensive ucraine verso la regione di Belgorod
Il ministero della Difesa russo nella tarda serata di ieri ha affermato di aver respinto "cinque offensive tentate" dalle forze ucraine verso la regione russa di Belgorod sostenendo che l'ultima sia avvenuta tra le 17.30 e le 18.45 ora locale (quindi tra le 15.30 e le 16.45 italiane) e ha accusato Kiev di voler creare "uno sfondo negativo attorno ai colloqui" telefonici di ieri tra Putin e Trump. Lo riportano le agenzie di stampa russe. Le dichiarazioni di Mosca non sono verificabili in modo indipendente.
9:18 - Kiev: droni russi sul sistema elettrico delle ferrovie regionali
La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk (centro), ha annunciato la compagnia ferroviaria statale Ukrzaliznytsya, come riporta la Bbc. Parti della ferrovia sono rimaste senza elettricità, ma il traffico non è stato interrotto. Dopo l'arrivo dei soccorritori, Mosca ha lanciato un altro attacco, noto come "doppio tocco", afferma Ukrzaliznytsya, aggiungendo che non ci sono vittime. L'attacco giunge poche ore dopo che il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni.
8:45 - Kiev: 6 missili e 145 droni lanciati da Mosca nella notte
Le forze armate russe hanno lanciato sei missili balistici e 145 droni Shahed di fabbricazione iraniana contro il territorio ucraino nella notte dopo il colloquio telefonico tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump. Lo rende noto l'esercito di Kiev spiegando che 45 droni hanno colpito Kiev. Nel mirino dei militari russi, spiega l'esercito ucraino, sono finite 12 regioni tra cui quelle di Kiev, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipro e Chernihiv. Nella regione del Donetsk si sono registrati feriti.
6:38 - Mosca: abbattuti stanotte 57 droni ucraini sul territorio russo
Le difese aeree hanno abbattuto stanotte 57 droni ucraini su quattro regioni russe e sul Mar d'Azov. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa di Mosca.
5:57 - Wsj: colloquio Putin-Trump dimostra che la via per la pace è ancora lunga
Il colloquio telefonico di ieri tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l'omologo russo Vladimir Putin, culminato in un'intesa per una tregua di un mese dagli attacchi contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina e nell'accordo per la prosecuzione dei negoziati verso un cessate il fuoco, non ha sortito i risultati sperati da Trump, e dimostra che la via che conduce alla pace tra Ucraina e Russia è ancora lunga. E' il giudizio espresso in un editoriale dal quotidiano "Wall Street Journal", che sottolinea come Mosca abbia posto come condizione per una vera interruzione dei combattimenti la fine della mobilitazione bellica ucraina e delle forniture militari a Kiev. All'inquilino della Casa Bianca si pone ora un dilemma: fidarsi della volontà del Cremlino di giungere alla pace, o intensificare le pressioni sulla Russia nel tentativo di spingerla a ulteriori concessioni, col rischio però di far deragliare quello che sembra essere il reale obiettivo di Trump: ripristinare almeno in parte le relazioni tra Stati Uniti e Russia, per allontanare quest'ultima dall'abbraccio strategico con la Cina.
Poco dopo il colloquio con Putin, durato circa due ore, Trump ha rivelato al settimanale "Washington Examiner" di aver già avuto "positive" conversazioni con l'omologo russo il mese scorso. Trump si è anche detto convinto che sia ancora possibile giungere a un'intesa per un cessate il fuoco. Nella notte, però, le forze russe hanno colpito l'infrastruttura energetica di Slovyansk, nell'Ucraina orientale, sollevando dubbi sulla reale volontà di Mosca di rispettare l'impegno assunto con Trump. Il "Wall Street Journal" ammette però che gli strumenti di pressione a disposizione degli Stati Uniti e dell'Europa nei confronti della Russia sono limitati: a dispetto di una campagna sanzionatoria senza precedenti, Mosca è riuscita a virare efficacemente verso un'economia di guerra, e a riorientare i propri scambi commerciali verso partner come India e Cina. Sul fronte bellico, Mosca ha ora l'iniziativa a dispetto delle ingenti perdite subite da entrambi gli schieramenti, e sembra convinta di poter vincere il conflitto.
3:41 - Usa: colloqui su tregua riguardano tutte le infrastrutture
Il cessate il fuoco di 30 giorni tra Russia e Ucraina, concordato dal presidente americano Donald Trump e da quello russo Vladimir Putin ma non ancora accettato da Kiev, riguarderebbe l'energia e "le infrastrutture in generale".
Lo ha affermato l'inviato statunitense Steve Witkoff, rispondendo a una domanda specifica su Fox News in merito al fatto se la tregua riguardasse solo l'energia o una questione più ampia. Witkoff ha detto: "No, riguarda l'energia e le infrastrutture in generale".
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