
Giornata di incontri e vertici per i Paesi alleati dell'Ucraina. I 27 dell'Ue si riuniscono per il Consiglio d'Europa, poi a Londra si terrà il vertice militare dei cosiddetti "volenterosi". Sullo sfondo, continuano i contatti tra Mosca e Washington.
20:41 - Meloni: "Dall'Ue sostegno a Kiev e agli sforzi americani"
"Nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo viene ribadito il sostegno all'Ucraina e si sostengono sforzi americani e la richiesta italiana per una pace giusta e duratura". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine del Consiglio europeo.
20:17 - Meloni: "Estendere art. 5 Nato per Kiev soluzione migliore"
Sulla pace in Ucraina "le garanzie di sicurezza sono il grande dibattito. Tutti quanti stiamo cercando di interrogarci su quali garanzie possono essere più efficaci. Tra tutte le strade, quella di un'estensione dei principi o dell'art.5 della Nato anche senza l'ingresso immediato dell'Ucraina sarebbe la soluzione più sensata, anche per svelare un eventuale bluff della Russia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. Se la Russia non ha in animo di tornare a invadere l'Ucraina, perché dovrebbe opporsi a delle garanzie di sicurezza che sono solamente difensive?", ha aggiunto la premier Meloni.
20:08 - Meloni: "Risorse riarmo sembrano molte ma sono virtuali
"Le risorse" previste dal RearmEu "sembrano molte ma sono virtuali. Noi non chiudiamo ai prestiti" alla base della clausola di salvaguardia nazionale ma "è una scelta che dobbiamo valutare, non abbiamo ancora i dettagli". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine del vertice Ue. Sulla scelta di attivare la clausola o meno entro aprile Meloni ha sottolineato: "L'orizzonte ci sembra ravvicinato".
18:48 - Leader Ue: "Fermo impegno sul multilateralismo, Onu al centro"
I leader dei 27 Paesi Ue ribadiscono il "fermo impegno" dell'Unione europea verso un "multilateralismo efficace e un ordine internazionale basato sulle regole, con le Nazioni Unite al centro". E' quanto si legge nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo in corso a Bruxelles, nel capitolo dedicato al multilateralismo. Al Vertice europeo ha preso parte anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. I leader dei Ventisette assicurano che l'Ue "continuerà a essere un partner prevedibile, affidabile e credibile" e accolgono con favore l'opportunità di lavorare con le Nazioni Unite" in modo che "rimangano efficaci, efficienti in termini di costi e reattive", si legge. Il Consiglio europeo attende inoltre "con interesse" la quarta conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, che si terrà a Siviglia dal 30 giugno al 3 luglio 2025 e che "rappresenterà un passo importante verso la creazione di un quadro finanziario globale rinnovato per lo sviluppo sostenibile".
16:00 - Accordo di pace (senza l'Ungheria)
Per i 26 leader europei, "un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina, per scoraggiare future aggressioni russe. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi avviati in tal senso insieme ai partner della Nato e a quelli che condividono le stesse idee. L'Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza, in particolare sostenendo la capacità dell'Ucraina di difendersi efficacemente, sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale". Quindi l'Ue "continuerà a fornire all'Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Il Consiglio europeo invita la Commissione a prendere rapidamente tutte le misure necessarie per anticipare il finanziamento nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina e dell'iniziativa Era del G7".
15:24 - Zelensky: "Sanzioni alla Russia restino fino a quando non inizia la ritirata"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto che le sanzioni internazionali contro Mosca rimangano in vigore fino a quando la Russia non inizierà a ritirarsi dal territorio ucraino. Lo ha detto nel corso della discussione al Consiglio europeo (per videoconferenza da Kiev): "Le sanzioni devono rimanere in vigore finchè non inizierà il ritiro russo dal nostro territorio e finchè la Russia non avrà completamente risarcito i danni causati dalla sua aggressione", ha affermato il presidente ucraino.
14:34 - Colloqui tra Usa e Russia il 24 maggio a Riad
Si terranno "lunedì 24 marzo a Riad" i colloqui tra le delegazioni inviate da Russia e Stati Uniti. Lo ha dichiarato l'assistente presidenziale russo Yuri Ushakov al termine di un colloquio telefonico con il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Donald Trump, Mike Waltz. "Ci auguriamo che le consultazioni di lunedì siano produttive", ha sottolineato. "Abbiamo concordato con Waltz che le consultazioni in formato bilaterale saranno tenute da esperti nominati dai presidenti. Queste consultazioni avranno luogo lunedì 24 marzo a Riad", ha detto Ushakov. "Da parte russa, il presidente del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione Grigory Karasin e il consigliere del direttore del Servizio di sicurezza federale Sergei Beseda prenderanno parte a queste consultazioni", ha affermato.
14:30 - I leader dell'Ue adottano conclusioni a 26, senza l'Ungheria
I capi di Stato e di governo dell'Ue riuniti a Bruxelles hanno approvato le conclusioni sull'Ucraina a 26, senza l'Ungheria che ha mantenuto la propria posizione contraria, come il 6 marzo scorso. Lo riferiscono fonti Ue.
14:21 - Gueterres: "Pace in Ucraina rispetti l'integrità territoriale"
"Abbiamo delle preoccupazioni. Sull'Ucraina: è essenziale che il cessate il fuoco porti ad una pace giusta, che rispetti l'integrità territoriale dell'Ucraina e il diritto internazionale"". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un punto stampa con il presidente del Consiglio europeo Antonio Guterres. "Il multilateralismo è vivo, gioca un ruolo, e la prova è che io sono qui con l'Unione europea. Con l'Ue noi combattiamo per una migliore comunità internazionale", ha poi sottolineato Guterres rispondendo ad una domanda sull'attualità geopolitica dopo l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.
13:46 - Esercito ucraino: la Russia ha perso quasi 900mila soldati dall'inizio del conflitto
Dall'inizio dell'invasione, il 24 febbraio 2022, le Forze armate russe hanno subito perdite complessive di circa 899.470 militari. E' quanto emerge dal il rapporto odierno dello Stato Maggiore delle Forze armate ucraine. Nelle ultime 24 ore, le perdite russe sono aumentate di 1.400 unità. Le forze russe hanno subito la perdita di 10.377 carri armati, 21.561 veicoli corazzati, 24.747 sistemi di artiglieria, 1.322 lanciarazzi multipli, 1.110 sistemi di difesa aerea, 370 aerei, 331 elicotteri, 29.895 droni tattici, 3.121 missili da crociera, 28 navi o imbarcazioni, un sottomarino, 41.094 veicoli e cisterne per carburante e 3.870 unità di equipaggiamento speciale.
13:19 - Intelligence britannica: tra i 200mila e i 250mila soldati russi morti dall'inizio della guerra
Sono tra i 200mila e i 250mila i soldati russi che sono morti nella guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina e in corso dal 24 febbraio del 2022. E' la stima dell'intelligence britannica che ritiene che l'esercito russo abbia registrato 900mila vittime, tra morti e feriti, negli scontri con i militari ucraini. Si tratta del numero di perdite peggiore per la Russia dalla Seconda Guerra Mondiale. L'intelligence britannica sottolinea quindi che il presidente russo Vladimir Putin e la sua leadership militare danno priorità agli obiettivi da raggiungere piuttosto che alla vita dei loro soldati. Viene quindi sottolineato che "Putin e la sua leadership militare riconoscono un valore inferiore alla vita di chi appartiene alle minoranze etniche della Russia e di chi vive nelle regioni più povere". Ad esempio, nota l'intelligence britannica, "i russi che vivono nei centri urbani come Mosca e San Pietroburgo hanno contributo in modo sproporzionalmente inferiore al conflitto rispetto ai loro compatrioti più poveri e appartenenti alle minoranze etniche".
12:36 - Sanchez: "Serve rappresentante Ue che parli per tutti"
L'Ue deve nominare un proprio rappresentante che possa sedere al tavolo dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo dice il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, a margine del summit a Bruxelles. Nel Consiglio Europeo di oggi, afferma, "dirò in modo molto forte che vediamo bene la proposta del governo finlandese. Da qualche mese il governo finlandese e anche il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa sostengono la necessità che l'Europa faccia un passo avanti e partecipi ai negoziati di pace che si stanno svolgendo proprio in questi giorni insieme a Stati Uniti, Russia e Ucraina. L'Europa deve essere al tavolo". La Finlandia, continua, "ha proposto una strategia negoziale, per cui abbiamo inevitabilmente bisogno di una squadra negoziale e anche di un rappresentante che parli a nome di tutti gli europei. Appoggeremo questa proposta del governo finlandese e, logicamente, anche la proposta che il presidente del Consiglio Europeo ha fatto in modo informale a tutti i leader", conclude.
12:10 - Meloni a von der Leyen: "Su difesa strumenti comuni che non pesino sul debito"
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato questa mattina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il colloquio - riferisce una nota di Palazzo Chigi - ha consentito di approfondire i temi allordine del giorno del Consiglio europeo, a partire dal rilancio della competitività e dal rafforzamento della difesa in tutti i suoi ambiti, concentrandosi in particolare sugli aspetti relativi al finanziamento degli investimenti. A questo riguardo, Meloni ha ribadito la necessità di porre laccento sulla partecipazione del capitale privato, per esempio attraverso il modello InvestEu, come proposto da parte italiana, e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati.
12:06 - Russia: "Incendio a base aerea di Saratov, l'attacco più vasto di sempre"
Un attacco con droni attribuito ai militari ucraini ha provocato un incendio nelle strutture della base aerea russa di Engels, nella regione di Saratov e di importanza strategica. Lo affermano le autorità russe. Nella notte, le città di Saratov ed Engels sono finite nel mirino dell' "attacco con droni più vasto di sempre", riporta l'agenzia russa Tass sulla base di notizie diffuse via Telegram dal governatore della regione di Saratov, Roman Busargin. Il governatore riferisce di danni in una trentina di edifici a Engels. "Per motivi di sicurezza - aggiunge - è stato deciso per lo sgombero degli abitanti della zona adiacente alla base aerea di a causa di un incendio". Le notizie che arrivano da parte russa parlano anche di due feriti.
11:47 - Kiev rivendica il raid con droni a Engels: "Obiettivi militari legittimi"
I servizi segreti ucraini e le Forze per le operazioni speciali delle Forze armate dell'Ucraina sono gli autori dell'attacco con droni nella notte contro l'aeroporto di Engels in Russia. Lo rivelano fonti a Rbc Ukraina. "L'Sbu continua a lavorare con precisione chirurgica su importanti strutture militari della Federazione Russa, che sono obiettivi militari assolutamente legittimi. Tali operazioni speciali riducono la capacità del nemico di terrorizzare le città ucraine con attacchi missilistici", afferma la fonte.
11:45 - Tajani: "L'Ue sarà al tavolo, ha imposto sanzioni"
L'Europa "dovrà per forza essere al tavolo" delle trattative per porre fine alla guerra in Ucraina, "in quanto ha imposto sanzioni alla Russia e, se le sanzioni fanno parte della trattativa, dovranno discutere con chi ha posto le sanzioni". Lo sottolinea il ministro degli esteri Antonio Tajani, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles. Ora come ora, continua, "non c'è nessuna trattativa per l'Unione Europea: siamo a una fase di pre-trattativa, dove c'è un dialogo americano con i russi e con gli ucraini. E' positivo che gli Stati Uniti stiano informando quotidianamente gli ucraini sul dialogo con i russi, poi si vedrà quando ci sarà una trattativa si vedrà come si farà. Noi continuiamo ad andare avanti, l'abbiamo ribadito anche nel documento della maggioranza, ad aiutare Kiev finché non ci sarà una tregua o un cessate il fuoco". Le condizioni, prosegue Tajani, "non le detta Vladimir Putin. Siamo per costruire la pace, siamo assolutamente favorevoli alla pace, ma che sia una pace giusta, decisa da un tavolo tra i due interlocutori principali, che sono l'Ucraina e la Russia con gli Stati Uniti. Poi si vedrà quello che succederà. Bisognerà trovare un compromesso per fare la tregua e poi arrivare alla pace, ma adesso ancora non c'è nulla, sono fasi prodromiche che vanno nella giusta direzione, ma non è come una trattativa per il cessate il fuoco o per la pace", conclude.
11:37 - Zelensky: "Russia continua ad attaccare, è chiaro cosa pensa della pace"
"Gli attacchi russi contro l'Ucraina non si fermano, nonostante le loro affermazioni. Ogni giorno e ogni notte, vengono fatti partire quasi cento droni o anche più, insieme ai continui attacchi missilistici. Con ognuno di questi lanci, i russi fanno vedere al mondo qual è il loro vero approccio alla pace". Scrive così in un post su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che accusa la Russia per aver "lanciato la notte scorsa circa 200 droni 'Shahed' e droni-esca". Zelensky denuncia un "attacco massiccio" contro la "regione di Kirovohrad che ha fatto dieci feriti, compresi quattro minori, e danneggiato case, una chiesa e infrastrutture".
11:31 - Kallas: "Piano realistico è quello da 5 miliardi per le munizioni"
"Ho proposto un'iniziativa per fornire realmente ciò di cui il presidente Zelensky ha bisogno: munizioni per un valore di 5 miliardi. Dovremmo iniziare a compiere passi concreti, non solo parole ma anche fatti, per aiutare l'Ucraina in questo momento, perché più saranno forti sul campo di battaglia, più saranno forti al tavolo dei negoziati". Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera della Ue, Kaja Kallas, arrivando all'Europa Building di Bruxelles per il Consiglio europeo. Sul piano da 40 miliardi per il 2025, ha ammesso Kallas, ci sono problemi: "Sappiamo che esistono preoccupazioni legate ai deficit di bilancio nella maggior parte dei Paesi europei. Per questo, con l'iniziativa di riarmo, abbiamo introdotto regole che alleggeriscono le restrizioni di bilancio, offrendo agli Stati membri maggiori opportunità di fare di più". Ad ogni modo, ha proseguito Kallas, "il piano realistico prevede 5 miliardi per le munizioni, ed è su questo che stiamo lavorando concretamente in questo momento".
11:18 - Cremlino: "Europa si militarizza, è diventata partito della guerra"
"L'Europa ha avviato la sua militarizzazione e si è trasformata in un certo modo in un partito della guerra". E' quanto afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, mentre oggi si svolge a Londra la riunione dei vertici militari della "coalizione dei volenterosi" per difendere l'Ucraina. "I segnali che nella maggior parte arrivano da Bruxelles e dalle capitali europee riguardano piani per militarizzare l'Europa", ha aggiunto, affermando, riporta la Tass, che questo è "chiaramente in contrasto con l'atteggiamento dei presidenti di Russia e Usa che cercano modi per una processo di risoluzione pacifica".
11:11 - Mosca: "Colloqui a Gedda con gli Usa nei prossimi giorni"
I prossimi colloqui tra Usa e Russia in programma a Gedda potrebbero "non essere domenica stessa" ma "proprio all'inizio della prossima settimana" e comunque "nei prossimi giorni": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aggiungendo che "ora si stanno concordando le ultime sfumature". Lo riporta l'agenzia Interfax.
11:10 - Von der Leyen: "Sono giorni decisivi per l'Europa"
"Sono giorni decisivi per l'Europa, abbiamo un ordine del giorno fitto. Naturalmente discuteremo come l'Ucraina può arrivare finalmente a una pace giusta e duratura". Lo ha detto al presidente della Commissione Ursula von der Leyen a margine del summit del Ppe che ha preceduto il vertice dei 27.
11:10 - Kallas: "Bene le parole di Trump sulla difesa aerea per Kiev"
"Attendo l'incontro con Volodymyr Zelensky, per avere da lui il resoconto della sua telefona con Donald Trump e dò il benvenuto all'annuncio del presidente americano che sta cercando di trovare forniture addizionali di difesa aerea per l'Ucraina, che è estremamente importante". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al vertice Ue.
11:02 - Kallas: "Aiuto a Kiev sia con i fatti, non solo con le parole"
"Oggi discutiamo di cosa fare di più per noi sulla difesa ma anche per l'Ucraina. Se non riusciamo a concordare l'aiuto militare per l'anno intero ho proposto di concentrarsi su quello che ci chiede Volodymyr Zelensky, ovvero le munizioni". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al vertice Ue, commentando le resistenze di alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, al suo piano da 40 miliardi, rimodulato in 5 miliardi. "Se ascoltiamo le dichiarazioni dei leader il sostegno all'Ucraina c'è, dovremmo dunque vederlo nei fatti e non solo nelle parole, sono fiduciosa", ha aggiunto.
9:50 - Weber (Ppe): "Chi parlerà al tavolo per l'Ue?"
Nell'Ue "dobbiamo essere preparati per il nostro ruolo internazionale. Immaginate se Donald Trump accettasse finalmente di invitare l'Unione Europea al tavolo in Arabia Saudita. Chi ci rappresenterà? Chi parlerà a nome dell'Unione Europea?". Lo sottolinea il capogruppo e presidente del Ppe, Manfred Weber, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles. "Emmanuel Macron? - continua - Antonio Costa? Ursula von der Leyen? Chi parlerà? E avrebbe solo un mandato basato sull'unanimità? Perché questa è la regola attuale dell'Unione Europea. Tutte queste questioni ci rendono deboli. E' per questo che dobbiamo essere pronti per decisioni più audaci, più forti, come Unione Europea, per prepararci a prendere il nostro destino nelle nostre mani", conclude riprendendo un'espressione spesso usata da Angela Merkel.
8:06 - Kiev: 171 droni russi nella notte
L'Ucraina accusa la Russia per "attacchi" con 171 droni.
"Nella notte il nemico ha attaccato con 171 droni", comunica l'Aeronautica ucraina, come riportano i media locali. I militari ucraini precisano che 75 droni sono stati abbattuti in 12 regioni, mentre altri 63 sarebbero scomparsi dai radar senza conseguenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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