Gli Usa muovono le navi: portaerei e un sottomarino al fianco di Israele

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha ordinato allo Uss Georgia e alla Uss Abraham Lincoln di spostarsi in Medio Oriente per difendere Israele da un attacco dell'Iran

Gli Usa muovono le navi: portaerei e un sottomarino al fianco di Israele
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Le autorità israeliane si aspettano un massiccio attacco dell’Iran entro giovedì, prima del nuovo round di negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La tensione è ai massimi livelli e gli Stati Uniti sono pronti a sostenere il loro alleato in Medio Oriente. Secondo quanto riportato dalla Bbc, che ha citato il segretario alla Difesa Lloyd Austin, Washington ha inviato nell’area il sottomarino con missili guidati Uss Georgia e ha ordinato al gruppo d’attacco della portaerei Uss Abraham Lincoln, che trasporta jet da combattimento F-35C, di accelerare il suo viaggio verso il Mediterraneo orientale.

Le direttive sono arrivate ai due vascelli dopo una telefonata tra Austin e il ministro della Difesa israeliano Joav Gallant. Nel corso del colloquio, il titolare del dicastero ebraico ha informato il suo collega americano che i preparativi militari iraniani indicavano la volontà di Teheran di lanciare un attacco significativo contro Tel Aviv. Il segretario alla Difesa statunitense ha affermato che gli Usa “prenderanno ogni misura possibile” per difendere il loro alleato. Il sottomarino Uss Georgia e lo strike group della Uss Abraham Lincoln rafforzeranno le capacità militari americane nella regione che, fino a questo momento, si sono basate sulla presenza del gruppo d’attacco della portaerei Uss Theodore Roosevelt.

Durante la telefonata, Gallant e Austin hanno anche discusso delle operazioni israeliane a Gaza e degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco con Hamas, in modo da ridurre le crescenti tensioni seguite all’eliminazione del numero due degli Hezbollah Fuad Shukr a Beirut e del capo dell’ufficio politico dell’organizzazione palestinese Ismail Haniyeh a Teheran.

A fianco di Israele si sono schierati anche Francia, Gran Bretagna e Germania. In una dichiarazione congiunta, i leader dei tre Paesi hanno chiesto “all'Iran e ai suoi alleati di astenersi da attacchi che potrebbero far salire ulteriormente le tensioni regionali e compromettere l'opportunità di concordare un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi” e hanno sottolineato che, qualora Teheran dovesse procedere con i suoi piani di attacco allo Stato ebraico, si assumerà tutte le responsabilità per aver messo a repentaglio le opportunità di pace e stabilità nella regione, poiché nessun Paese o nazione ha da guadagnare da un'ulteriore escalation in Medio Oriente.

Starmer, Macron e Scholz hanno anche ribadito il loro apprezzamento per il continuo lavoro di mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar per il raggiungimento di un’intesa tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

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