Milano - Sono iniziate le commemorazioni e i viaggi verso Hammamet, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi. Tra sabato e domenica, sono attese circa 600 persone tra esponenti politici e
tanti simpatizzanti dell'ex leader socialista che sono in partenza in queste ore da Roma, Milano e Palermo.
La Fondazione presieduta dalla figlia Stefania che ha promosso l'evento fa sapere che l'adesione ai
pacchetti organizzati è stata massiccia e che molti altri, compresi gli esponenti politici che si recheranno in
Tunisia e che non hanno utilizzato la formula messa a disposizione dalla Fondazione, potrebbero far
lievitare il numero anche sopra i 600.
Stefania Craxi da giorni fa la spola tra Hammamet e Roma per le celebrazioni mentre Bobo partirà oggi.
Frattini, Sacconi e Brunetta Sono in partenza per la Tunisia anche i ministri Franco Frattini, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, il
capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver e Gianni De Michelis, e altri
esponenti della diaspora socialista anche quelli che si collocano nel centrosinistra. Nessuno però
appartenente al Pd è atteso ad Hammamet.
Intanto da giorni ormai sulla stampa si è riaperto il dibattito politico sulla figura dell'ex leader socialista. A
partire dalle rivelazioni dell'ultima intervista fatta a Craxi nel 1997 da Luca Josi i cui estratti sono andati in
onda due domeniche fa nella trasmissione di Lucia Annunziata su Rai Tre. L'ex leader di giovani socialisti,
oggi diventato produttore televisivo, è rimasto vicino a Bettino fino alla fine e ne ha raccolto le ultime
rivelazioni sulla sua vicenda umana e politica, il film è stato trasmesso integralmente ieri sera a Roma in
una affollatissima sala di un ex cinema, presente anche il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.
Il ricordo della famiglia Di recente hanno riparlato con toni critici verso il trattamento riservato al padre i figli Stefania e Bobo, e
anche la vedova, Anna, che è sempre rimasta ad Hammamet e che ha ribadito che il corpo di Bettino
resterà in Tunisia. Nel mondo politico però, tranne Antonio Di Pietro, polemico verso l`editoriale di Augusto
Minzolini, il direttore del Tg1 che due sere fa ha definito Craxi "uno statista che ha fatto da caprio
espiatorio del sistema", anche gli ex avversari come Massimo D`Alema hanno riconosciuto "il ruolo
storico della figura di Craxi".
Una via a Milano Mentre a Milano si discute sull`intitolazione di una via all`ex presidente del
Consiglio, in altre città italiane i socialisti avanzano la stessa proposta, come a Perugia e ad Alessandria.
E perfino la candidata del Pdl nel Lazio sull'ipotesi di intitolare a Craxi una via della Capitale ha invitato il
mondo politico a una "riconciliazione nazionale".
Domani sera dunque le celebrazioni si apriranno ad Hammamet con la proiezione in anteprima del nuovo
docu-film "Esilio", promosso dalla Fondazione Craxi, quindi domenica mattina alle 10.30 si terrà la
cerimonia in ricordo di Bettino Craxi presso il cimitero cristiano di Hammamet alla presenza dei ministri
Frattini, Brunetta e Sacconi.
Il ricordo in Parlamento Dalla Tunisia a Roma, martedì mattina 19 gennaio si svolgerà la celebrazione
ufficiale della figura di Bettino Craxi nella Sala degli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, alla
quale è attesa la presenza del premier, Silvio Berlusconi. Prima il saluto introduttivo del Presidente del
Senato Renato Schifani, e la Relazione di Stefania Craxi sul tema "Attualità del pensiero politico di Bettino
Craxi". Quindi una tavola rotonda alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Luigi Angeletti, Tarak Ben
Ammar, Renato Brunetta, Giuseppe De Rita, Franco Frattini. Le conclusioni saranno affidate al ministro
Sacconi.
Tanti titoli in libreria Quella di Craxi è una figura che fa ancora discutere. Lo dimostrano le cronache degli ultimi
giorni, e non solo.
L’attenzione sull’ex leader del Psi non è mai calata, e anche i molti libri usciti nel corso degli ultimi anni
sono lì a testimoniarlo.
Tra i tanti, va sicuramente segnalato lo storico "Route El Fawara. Hammamet", scritto a quattro mani dal
secondogenito Bobo Craxi e Gianni Pennacchi, pubblicato nel 2003 da Sellerio Editore. Per sei anni Route
El Fawara è stato l’indirizzo di Bettino Craxi: in questo testo il figlio racconta a Pennacchi gli ultimi anni del
leader socialista, svelandone i segreti, le verità e le frustrazioni.
Su questa falsariga anche "Segreti e misfatti. Gli ultimi vent’anni con Craxi" (Sapere 2000 Edizioni
Multimediali), scritto però dal fotografo personale e amico fidato di Bettino, Umberto Cicconi, e pubblicato
nel 2005, che ripercorre proprio gli ultimi anni del leader del Psi.
Dello stesso anno anche "Nella buona e nella cattiva sorte" (Koinè Nuove Edizioni), in cui la primogenita
Stefania Craxi difende a spada tratta il padre. Anche Bobo, il secondogenito, in "Craxi. Era mio padre",
uscito nel 2006 edito da Aliberti, traccia un ritratto inedito del padre in cui emerge il lato più umano di uno
degli uomini politici più controversi degli ultimi anni.
Tra le pubblicazioni più recenti, invece, va segnalata l’accurata biografia del 2007 di Massimo Pini, uno
dei suoi più stretti collaboratori, che ricostruisce le tappe più importanti della vita e della carriera politica del
leader socialista in "Craxi. Una vita, un’era politica", edito da Mondadori.
E poi, ancora, "Le ceneri di Craxi" (Rubbettino) di Edoardo Crisafulli, pubblicato nel 2008. Il saggio riabilita
la figura di Bettino Craxi, delineandone i meriti, molto spesso non riconosciuti.
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