Con AI Pin si entra nell’era “post-smartphone”. Lo produce la startup americana Humane, fondata dagli ex dipendenti Apple Imran Chaudhri e sua moglie Bethany Bongiorno, entrambi fautori degli smartphone senza display.
In altre parole, oltre a parlare al telefono, si parla con il telefono. AI Pin è di dimensioni ridotte, tant’è che può essere indossato sui vestiti al pari di una spilla e basa il proprio funzionamento sulle Intelligenze artificiali di Microsoft e OpenAI (l’azienda che ha sviluppato ChatGPT).
Un progetto a cui hanno creduto mostri sacri come il co-fondatore e attuale amministratore delegato di OpenAI Sam Altman, SoftBank, Volgo e LG. La raccolta di stanziamenti è stata di 241 milioni di dollari (circa 226 milioni di euro).
Cosa sappiamo dell’Humane AI Pin
Attorno alle specifiche vige ancora un alone, si sa che è dotato di un chip Snapdragon non meglio definito, una fotocamera e dei sensori che consentono di tracciare l’ambiente circostante. AI Pin è un dispositivo a controllo vocale, non ha display ma un sistema di proiezione delle informazioni necessarie.
Il sistema operativo Cosmos sarà dotato di app proprietarie per la comunicazione e l’uso del web che, giova ripeterlo, sarà per lo più testuale e discorsivo. Inutile dire che la riproduzione di video non è da prendere in considerazione.
L’utente utilizzerà lo smartphone tramite gli speaker integrati, chiedendo per esempio di effettuare una chiamata a un contatto oppure fornendogli il numero di telefono da comporre.
Dopo 5 anni di lavoro sta quindi per vedere la luce un dispositivo che potrebbe cambiare il modo in cui viene concepito uno smartphone. Sarà in vendita dall’inizio del 2024 ma, intanto, la rivista Time lo ha inserito nell’elenco delle migliori invenzioni del 2023.
I prototipi e le dimostrazioni
Lo smartphone AI Pin non sembra essere una bufala, è stato mostrato nel corso di un Ted Talk ed è apparso durante la Fashion Week di Parigi sui capi indossati dalle modelle della boutique francese Coperni.
Il concetto d’uso è immediato e tutto sommato semplice: l’utente si esprime e l’Intelligenza artificiale esegue. Un assistente vocale da indossare e portare ovunque, a discapito della multimedialità e dell’uso che si fa, attualmente, degli smartphone.
Un uso che dipenderà dall’ecosistema di applicazioni disponibili, delle quali per il momento si sa ben poco e che, nel rispetto delle intenzioni dei due fondatori, saranno comunque lungi dal necessitare di un display.
Il costo invece è noto: lo si potrà acquistare a 699 dollari (655 euro) ai
quali aggiungere un abbonamento di 24 dollari al mese (22,50 euro) per poterlo usare con l’operatore T-Mobile e sfruttare il Cloud sul quale conservare foto e video. Non ospita Sim tradizionali, ma una e-Sim.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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