Hotel abusivo, il Tar dimezza la maxi-multa: «C'è crisi nel turismo»

A Venezia i titolari di una struttura avevano annesso un appartamento senza l'autorizzazione comunale. Il tribunale amministrativo taglia la sanzione di 400mila euro: bisogna tener conto del momento difficile per il settore

L'impatto della crisi entra a pieno titolo pure nelle aule giudiziarie. La congiuntura economica di questi tempi arriva persino a influenzare le scelte dei giudici. Questo almeno è accaduto a Venezia: l'aver annesso un appartamento senza l'autorizzazione comunale è costato ad un hotel della Laguna una maxi sanzione di 400mila euro, tra oneri dovuti e multa, ma che il Tar del Veneto, considerata appunto la crisi del turismo, ha deciso ora di dimezzare.
I giudici amministrativi in sede di sospensiva - e dunque in attesa della decisione di merito - hanno ritenuto di dover tener conto, come si legge nell'ordinanza, «della crisi odierna dell'economia, che colpisce anche il settore del turismo» disponendo la sospensione della sanzione «entro il limite del 50% della somma pretesa». Insomma, davvero un bello sconto di pena.
La stangata aveva colpito l'hotel in questione reo di aver annesso un appartamento all'albergo, come riporta oggi «la Nuova Venezia», senza chiedere al Comune l'obbligatorio cambio di destinazione d'uso. La multa è stata quindi impugnata dai titolari dell'hotel davanti al tribunale amministrativo regionale.

«Non contestiamo la sanzione in sé - spiega l'avvocato dei titolari della struttura - ma il valore di riferimento sul quale è stata calcolata la sanzione, sulla base di una perizia effettuata dal Comune sulla carta: a nostro giudizio il valore dell'immobile non solo è di molto inferiore, ma lo è anche alla luce della crisi del mercato di questi ultimi due anni». Per una volta il deprezzamento fa comodo.

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