Marcello Chirico
Una decisione «fuorviante» e «ingiustamente punitiva» della precedente gestione, a cui viene chiesto di porre rimedio a settembre, «dando corso ad una nuova elezione, su base territoriale, dei coordinatori regionali», iniziando proprio da quello lombardo. In pratica, riazzerando la situazione e destituendo così la neo-coordinatrice Cristiana Muscardini, insediatasi da qualche settimana ai vertici di Alleanza Nazionale in Lombardia per effetto del ripulisti interno messo in atto dal presidente Gianfranco Fini.
Una nomina, questa, che i larussiani - insieme alla quasi totalità dei segretari federali - avevano immediatamente contestato e che, ieri sera, durante una riunione di dirigenti e militanti regionali di An allHotel Executive hanno ribadito, votando un ordine del giorno comprensivo di tre richieste da sottoporre alla prossima Direzione Nazionale, convocata a Roma domani. Tra queste, appunto quella che «già dal prossimo mese di settembre - riportiamo testuale dal documento - , proprio nellottica della regionalizzazione delle strutture di partito, si dia corso alla elezione su base territoriale dei coordinatori regionali, avanzando - ove lo si ritenesse necessario - la richiesta che proprio la Lombardia possa essere assunta come regione pilota per sperimentare la nuova modalità di indicazione dei vertici territoriali di partito».
A Fini viene in pratica chiesto di pesare coi voti il reale consenso della Muscardini allinterno del partito, e questo pur «riconoscendo che le scelte operate attengono la potestà direttamente conferite dallo Statuto al presidente nellindividuazione degli organi fiduciari». Ma secondo molti iscritti lavvicendamento tra Muscardini e Massimo Corsaro «non ha nemmeno rappresentato quel ringiovanimento generazionale che ha costituito la formale motivazione della sostituzioni dei coordinatori di altre regioni». Inoltre è «apparso ingiustamente punitivo verso una gestione che ha conseguito risultati lusinghieri», a cominciare dai recenti risultati elettorali «il più vicino di sempre alla media nazionale del partito»,oltre all«armonico» affiatamento coi singoli presidenti provinciali.
Nel documento approvato ieri sera allExecutive non viene risparmiata la critica alle scelte dindirizzo politico sviluppate ultimamente da Gianfranco Fini, e che la dirigenza locale ha «vissuto con qualche imbarazzo».
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