Diffidenza. È latteggiamento giusto, secondo i tassisti romani, nei confronti di chiunque offra al turista trasporti privati alternativi al taxi: veicoli a noleggio, auto blu, pseudo-taxi, «un taxi di nostra fiducia», perfino limousine. «Diffidate del personale nelle reception degli alberghi - si legge su un volantino che i tassisti hanno stampato a proprie spese in 50mila copie - che vi offrono servizio taxi non regolare. Il servizio ufficiale viene effettuato solo ed esclusivamente con le vetture bianche (illustrate in una foto a colori, ndr) e le tariffe sono amministrate dal Comune di Roma e applicate tramite tassametri approvati e sigillati dal Comune».
Il foglio, voluto da alcune sigle sindacali, firmato «i tassisti regolari» e tradotto in inglese, prosegue con un invito ancor più esplicito: «non date ascolto, per la vostra sicurezza, a chi per la strada vi offre un trasporto privato alternativo: sono abusivi!». Completa lavviso ai turisti la precisazione delle tariffe concordate lo scorso primo ottobre per le tratte da e per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, rispettivamente 40 e 30 euro, a prescindere dal numero di bagagli e passeggeri. «Il Comune non rispetta gli impegni presi - dice il presidente di Pronto Taxi, Daniele Laudonio - e latita invece di pubblicizzare le tariffe fissate. Faremo da soli: stiamo applicando strisce informative sui lunotti dei taxi». «Alcuni autisti sono arrivati a chiedere, da un albergo di via Aurelia a Fiumicino, 90 euro - racconta un tassista -. È assurdo, e con le loro tattiche ci portano via almeno il 40 per cento dei clienti». «I direttori di hotel purtroppo non prendono iniziativa perché temono i portieri indirizzino poi la gente verso altri alberghi - osserva Andrea Meniconzi della cooperativa 3570 -. Sono 15 anni che faccio questo lavoro ed è sempre stato così». Un commercio delle corse da e per gli aeroporti, dunque, è lo status che i «tassinari» non sono più disposti a tollerare. «Si sa, il portiere chiama unauto con la targhetta ncc e prende una percentuale sul servizio», aggiunge M.C., tassista.
«Ci vuole più informazione per il turista - è il parere di Gianluca Pandolfi, cooperativa 6645 -. Per esempio, vanno esposte le tariffe standard alla reception degli alberghi e con più evidenza agli arrivi, in aeroporto».
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