Gli immigrati in Lombardia mandano sempre meno soldi alle loro famiglie

Per il 2010 le rimesse verso i Paesi d'origine ammontano a 664 milioni, e sono in calo del 7% rispetto all'anno precedente, e del 15 rispetto al 2006, quando la popolazione straniera era inferiore del 27% rispetto ad oggi. Primi ucraini e moldavi, marocchini e albanesi i più poveri

La crisi non conosce barriere etniche. E se le (piccole) imprese fondate da stranieri danno segnali di vitalità, anche e soprattutto a Milano - ma si tratta spesso di piccole attività nel settore della ristorazione - i risparmi degli immigrati cominciano a risentire dell'erosione determinata dalle difficoltà economiche. Lo confermano i numeri.
Secondo elaborazioni sui più recenti dati d'indagine dell'Osservatorio regionale - elaborazioni diffuse dall'Ismu - nel 2010 le rimesse dalla Lombardia verso i Paesi d'origine degli immigrati ammontano a 664 milioni di euro, in diminuzione del 7% rispetto al 2009 e addirittura del 15% rispetto ai 777 milioni record del 2006, allorquando la popolazione straniera era anche del 27% inferiore numericamente.
Nel 2006, in particolare, le rimesse medie familiari di rumeni, marocchini, albanesi ed egiziani erano comprese tra i 149 e i 160 euro; mentre ora, a fronte di famiglie più numerose e di più avanzati insediamenti sul territorio di migrazione, si sono ridotte tra gli 89 e i 117 euro (tra i 27 e i 39 euro a persona). Solo ucraini, filippini, cinesi e moldovi mantengono elevati standard di rimesse nel 2010.
In particolare, nell'ultimo anno, sono gli ucraini e i moldovi che segnano le più elevate rimesse personali medie mensili: rispettivamente di 137 euro per i primi e di 119 euro per i secondi. Seguono i russi con 111 euro al mese; i filippini con 85, i bulgari con 70, i cinesi con 63, i senegalesi e i brasiliani con 60 e 57 euro. Crollano i numeri di marocchini e albanesi, che presentano le performance peggiori con 27-28 euro al mese, la metà di quanto rimettevano in media quattro anni fa (52 e 54 euro).


In definitiva dalla Lombardia si contano nel 2010 un totale di oltre 74 milioni di euro di rimesse verso la Romania e quasi altrettanti verso l'Ucraina; e poi, a seguire, 59 milioni verso le Filippine, oltre 42 verso la Cina e altrettanti verso il Marocco, 40 verso l'Albania, 29 verso la Moldova, 26 verso Perù e Senegal, 24 verso l'India.

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