Roma - La produzione industriale torna a salire. E lo fa con guizzo deciso. A novembre 2010 l'aumento è dell’1,1% (dato destagionalizzato) rispetto ad ottobre e del 4,1% (dato corretto per gli effetti di calendario) rispetto a novembre del 2009. L’Istat sottolinea che su base mensile il segno è di nuovo positivo dopo due cali consecutivi, mentre su base annua si registra un’accelerazione (dal +2,9% di ottobre al +4,1% di novembre).
La volata dell'industria Nei primi undici mesi del 2010 la produzione industriale ha registrato un aumento del 5,4% (dato corretto per gli effetti di calendario) su base annua (+5,2% dato grezzo). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento del 4,1%, come il dato corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre del 2009). Ma, nonostante la ripresa segnata a novembre, la variazione della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è risultata negativa, pari a -0,7%. La produzione di autoveicoli a novembre del 2010 ha registrato un calo dell’1,1% (dato corretto per gli effetti di calendario) rispetto allo stesso mese del 2009. L’Istat aggiunge che la variazione tendenziale nei primi undici mesi del 2010 è stata pari al +3,4%.
Dove cresce l'industria I principali raggruppamenti di industrie registrano tutti variazioni congiunturali positive: +1,5% per i beni strumentali, +1,1% per i beni intermedi e per i beni di consumo (+5,4% per i beni durevoli, +0,1% per i beni non durevoli), +0,4% per l’energia. L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con novembre 2009, aumenti del +8,7% per i beni strumentali, del +6,2% per i beni intermedi e del +2,6% per l’energia. L’unica variazione negativa riguarda i beni di consumo (-1,2% il totale, -3,2% i beni durevoli, -0,7% i beni non durevoli). Più in particolare, sempre a novembre fa sapere l’Istat, l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha registrato gli incrementi tendenziali più marcati nei settori dei macchinari e attrezzature n.c.
a (+14,1%), dei computer e prodotti di elettronica e ottica (+13,5%), della metallurgia e prodotti in metallo (+12,9%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+9,3%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato i settori delle industrie tessili e abbigliamento (-3,9%), dell’attività estrattiva (-2,7%) e dei prodotti farmaceutici (-1,9%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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