Giovane ucciso a Napoli, Saviano accusa il governo. FdI: "Sciacallo"

L'ultima sparata dello scrittore: il delitto rappresenta il "fallimento del metodo Caivano". Il partito del premier Meloni in tackle: "I ragazzi, che emulano i criminali di Gomorra, sono figli del tuo cinismo"

Giovane ucciso a Napoli, Saviano accusa il governo. FdI: "Sciacallo"
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Ogni occasione è buona per attaccare il governo e guadagnare un po’ di visibilità, magari qualche articolo di giornale, se possibile un’intervista. Roberto Saviano lo sa bene ed ecco l’ultima sparata anti-Meloni dello scrittore preferito dalla sinistra: il caso del 18enne ucciso a Napoli è in qualche modo colpa del governo. Parliamo della vicenda di Arcangelo Correra, rimasto ucciso in seguito a un colpo alla nuca inferto da una pistola. Forse un gioco finito in tragedia, forse altro, saranno gli investigatori a valutare. Ma mister Gomorra non ha dubbi: si tratta del completo fallimento del modello Caivano sbandierato dal governo. Questa volta Fratelli d'Italia non ha lasciato correre e ha replicato per le rime, definendo il partenopeo uno “sciacallo senza alcuna dignità”.

Andiamo per gradi. Tutto è partito con l’intervista rilasciata da Saviano a LaPresse per analizzare il pericoloso fenomeno della violenza tra i giovani. "Il completo fallimento del modello Caivano, tanto sbandierato dal Governo, si vedono in questi omicidi" il j’accuse dello scrittore, citando anche gli omicidi di Santo Romano e di Emanuele Tufano, avvenuti tra Napoli e provincia: "La camorra è parte della loro vita, è la camorra stessa che lo permette, lo alimenta, lo usa: entrano ed escono dal sostengo delle famiglie o sopravvivono con le rapine che sono permesse dalle famiglie” e anche "quando si è apparentemente lontani da una situazione camorristica, cioè quando non si hanno genitori fratelli o cugini affiliati - la promiscuità è tale che i camorristi diventano comunque i riferimenti di crescita di questi ragazzini che non possono agire senza autorizzazione: dalle rapine allo spaccio sono autorizzati quando non sono proprio delle paranze fondate dalla camorra".

Come anticipato, l’ennesimo attacco strumentale di Saviano ha mandato su tutte le furie FdI. Il partito del premier Meloni ha ripreso in un tweet la sparata dello scrittore, utilizzando termini piuttosto forti: "Saviano, sciacallo senza alcuna dignità. I ragazzi, che emulano i criminali di Gomorra, sono figli del tuo cinismo. In nome del denaro, hai trasformato dei criminali in eroi. Sei uno dei peggiori scrittori che l'Italia abbia mai conosciuto". Sciacallaggio fuori luogo quello di mister Gomorra, ha aggiunto il senatore Sergio Rastrelli, ricordando che Saviano ha fortemente contribuito a creare le condizioni di queste tragedie giovanili: “I ragazzi che giocano a fare Gomorra sono figli del suo cinismo che in nome del denaro non si è fatto problemi a trasformare in eroi criminali, camorristi e mafiosi”. La verità è un’altra, ha rimarcato Salvo Sallemi, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia: il governo ha finalmente messo mano a questa situazione con provvedimenti, come quello su Caivano, che intendono procedere nella direzione opposta, dopo anni di totale incuria sulla condizione giovanile in Italia.

Immarcescibile il soccorso rosso a Saviano. Anziché prendere le distanze da accuse così strampalate, il Partito Democratico ha difeso a spada tratta lo scrittore. Interpellato dall’Agi, il membro della segreteria dem Marco Sarracino ha stigmatizzato l’intervento di FdI:“Anziché porsi il tema di quello che sta accadendo in questi giorni in provincia di Napoli, trova il tempo di attaccare Roberto Saviano.

Sono fuori dalla realtà. Una realtà in cui i giovani accedono facilmente alle armi e le utilizzano come se nulla fosse. Si spara per futili motivi. Siamo dinanzi ad un degrado sociale, culturale ed economico senza precedenti".

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