Spezzatino di misfatti della settimana

Cosa sarebbe accaduto se Priebke si fosse rifiutato di compiere l'eccidio?

Questo partito è pieno di veleni, dice Alessandra Moretti parlando del suo Pd. E poi dicono che si spacca solo il Pdl. Pure tra i grillini scoppiano guerre stellari: la base si spacca, l'altezza sconfessa la larghezza, cioè i parlamentari. In principio fu il bipolarismo imperfetto, poi ci fu quello muscolare, ora c'è il tripolarismo autolesionista. Quest'autunno il partito si porta con lo spacco laterale.

* Il femminicidio è stato approvato, evviva. A quando il senioricidio se uccidono un vecchio o lo junoricidio se ammazzano un ragazzo? E il disabilicidio se uccidono un disabile o il paupericidio se danno fuoco a un povero? E il terronicidio o il padanicidio se la vittima è del sud o del nord? Non sarebbe meglio lasciare in piedi per tutti l'omicidio, valutando poi le singole aggravanti? Ma che dici, c'è già l'omoicidio, riservato ai gay.

* Su Priebke. Cosa sarebbe accaduto se si fosse rifiutato di compiere l'eccidio? Avremmo avuto le stesse vittime, più una che le avrebbe precedute: lo stesso Priebke, che sarebbe diventato martire di una causa persa, santo senza miracoli.

* Cosa sarebbe accaduto se due giornalisti fossero stati licenziati da Radio Maria dopo aver criticato Papa Ratzinger? Prima pagina, orrore per la teocrazia vaticana, ultima monarchia assoluta e liberticida.

Sono stati cacciati invece due giornalisti che hanno criticato in modo oculato e fuori dalla radio Papa Francesco dal punto di vista della Tradizione. E i giornali se la sbrigano con sette righe come nei necrologi. Vergogna. Buon appetito.

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