"Abbia coraggio di difendermi", "Penalizzi le donne". Botta e risposta Meloni-Schlein

Il premier bacchetta Schlein: “Ha perso un'altra occasione per essere il cambiamento. Su De Luca non mi ha difesa". La segretaria dem replica: "Le donne subiscono le scelte del suo governo"

"Abbia coraggio di difendermi", "Penalizzi le donne". Botta e risposta Meloni-Schlein
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Replica a De Luca e bacchettata a Elly Schlein. A meno di due settimane dal voto europeo è ormai Meloni show contro il Partito democratico. Il botta e risposta tra il presidente del Consiglio e il governatore campano Vincenzo De Luca diventa l’ennesimo pretesto di scontro politico con la principale forza di opposizione. Il fuoco delle polemiche con il presidente della regione Campania non è ancora spento che, a solo poche ore dallo scontro, si riaccende un altro botta e risposta a distanza. Questa volta, a finire nel tritacarne mediatico targato Meloni, è la segretaria del Pd Elly Schlein.

Incalzata dal Corriere, il presidente del Consiglio è un fiume in piena contro i principali esponenti del Nazareno. Prende di mira De Luca, che a febbraio l’aveva insultata dandole della “str...” e attacca: “Io sono stata insultata, e banalmente mi sono difesa. A sinistra allora nessuno mi difese, adesso si stracciano le vesti. Si dovrebbero vergognare. E aggiunge: “Persone che hanno due pesi e due misure, che non credono a quello che dicono, che pensano che hanno più diritti degli altri”. La stoccata indirizzata alla Schlein, ovviamente, non tarda ad arrivare. “Se tanti – spiega - mi hanno scritto, anche di sinistra, dicendomi che avevo ragione”, chi l’ha delusa è la leader del Pd.

“Mi dispiace che abbia perso un’altra occasione per dimostrare che può essere il cambiamento che aveva promesso. Le avevo chiesto pubblicamente allora di dire qualcosa e non ha avuto il coraggio di farlo, ieri invece ha commentato”. Perché il diverbio con De Luca, evidenzia Meloni, non si ferma al semplice scontro personale tra due esponenti politici. “Ha a che fare con la questione femminile: De Luca non ha mai usato quella parola con nessun altro, il messaggio è che le donne si possono insultare perché sono deboli”, ribadisce il premier.“No, non siamo deboli. I bulli sono deboli, bravi a fare i gradassi dietro le spalle, ma quando li affronti non lo fanno più. È finito il tempo in cui le donne devono subire. E mi aspetto su questo di sentire anche una parola delle femministe, conclude Meloni.

Parole e musica che arrivano a Cagliari, dove la numero uno del Pd è impegnata nella sua campagna elettorale in vista dell’appuntamento elettorale europeo. La classica ramanzina firmata Schlein è altrettanto puntuale. Meloni dice che "è finito il tempo in cui le donne devono subire". "Come non essere d'accordo – premette la leader dem –. Peccato che le donne subiscano ogni giorno le scelte del suo governo e della sua maggioranza”.

E ancora:“La scelta di far entrare gli antiabortisti nei consultori a fare pressioni violente sulle donne che vogliono accedere all'interruzione volontaria di gravidanza – ricorda Schlein –. O i tagli che lei sta facendo sulle pensioni delle donne, sulla sanità pubblica e sul welfare, che sa benissimo che vuol dire lasciare il carico di cura sulle spalle delle donne, frenandole nel lavoro e nell'impresa.

Le donne che subiscono ogni giorno discriminazione di genere non se ne fanno nulla delle sue ripicche personali”. Insomma, la solita storia della leadership “femminista e non femminile”. Un calembour come un altro per attaccare sia Meloni sia il governo che presiede.

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