"Accanimento sui cittadini". Area C a Milano, Sala di nuovo nella bufera

Confcommercio Milano contesta la giunta ambrosiana di centrosinistra sulla mobilità: "Penalizza i meno abbienti". E l'assessore regionale Lucente stronca Sala

"Accanimento sui cittadini". Area C a Milano, Sala di nuovo nella bufera
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Divieti, limitazioni, ticket d'ingresso e rincari. Le politiche sulla mobilità adottate dal Comune di Milano continuano a suscitare malumori e critiche. Le scelte adottate negli anni dalla giunta del sindaco Beppe Sala, del resto, hanno trasformato la circolazione veicolare nella città ambrosiana in un percorso a ostacoli, destinato peraltro a complicarsi sempre più nei prossimi mesi. A contestare la gestione del traffico e le soluzioni adottate da Palazzo Marino sono ora anche gli imprenditori del settore commerciale e quelli del comparto motorizzazione, con un'analisi che inchioda l'amministrazione di centrosinistra alla guida del campoluogo lombardo.

"Prosegue imperterrita la battaglia del Comune di Milano contro la mobilità privata, mentre intanto cala lo sharing auto e scooter ed aumenta la pericolosità dei monopattini", ha lamentato Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente Confcommercio Milano e presidente Assomobilità, passando in rassegna (e contestando) alcuni orientamenti della giunta Sala. "Ora si vuole far pagare l’ingresso in Area C anche il sabato e la domenica o, in subordine aumentare il ticket d’ingresso dai 7,50€ (appena innalzato) ai 10€, facendo salvi naturalmente i residenti, più ricchi, che rappresentano anche il bacino elettorale più forte di questa Amministrazione. Mentre il piano parcheggi, che è la vera soluzione, viene da anni rinviato", ha rincarato Buongiardino.

E a stroncare la già citata ipotesi di estendere il pagamento del ticket sull'area C anche nei weekend è stato pure l'assessore ai Trasporti e alla mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Franco Lucente, che ha parlato di "accanimento". Il Comune di Milano - ha dichiarato l'esponente di Fratelli d'Italia - "avrà fatto le sue valutazioni sulle quali non entro nel merito. Parlano però i fatti: a farne le spese saranno ancora una volta i commercianti e cittadini che dall’hinterland e dal resto della Lombardia si spostano verso il capoluogo. Non sono per niente convinto che un piano strategico e condiviso di mobilità sostenibile debba per forza prevedere gabelle e sanzioni pecuniarie piuttosto salate". E ancora: "L'accanimento verso i lombardi che si recano sul posto di lavoro e ora addirittura verso coloro che nei weekend si spostano per turismo, mi pare davvero eccessivo".

E da Confcommercio Milano sono arrivati suggerimenti per un auspicato cambiamento di rotta. "Abbiamo più volte sottolineato - ha infatti aggiunto Simonpaolo Buongiardino - come la riduzione degli ingressi in Area B e C si ottenga con l'offerta di soluzioni alternative e non con il deterrente della penalizzazione economica a danno soprattutto dei meno abbienti che dovrebbero avere maggiore tutela, invece, proprio da questa Amministrazione comunale". Una stoccata al centrosinistra ambrosiano, accusato dal centrodestra di danneggiare innanzitutto i lavoratori con misure ritenute peraltro controproducenti rispetto all'obiettivo di ridurre davvero il traffico e con esso le emissioni inquinanti.

"La strada più volte invocata è quella strutturale, che passa attraverso una maggiore integrazione del trasporto pubblico locale dell’Area Metropolitana, mai stato nelle priorità di questa Amministrazione, e solo ora in fase di miglioramento con il prolungamento della M4. Poi uno sviluppo dimensionale significativo e il miglioramento di servizio dei parcheggi di interscambio auto/metro e, finalmente, un vero piano parcheggi coraggioso"; ha aggiunto Simonpaolo Buongiardino. E infine: "Certamente vi è una via facile e redditizia- la penalizzazione economica - ed una più impegnativa, ma vincente: la strutturazione. Ancora una volta si sta scegliendo la prima".

Ora, al rientro dalle ferie, la giunta guidata da Beppe Sala inaugurerà nuove zone con il limite dei 30 chilometri orari imposto agli automobilisti. E resta in sospeso la situazione del Quadrilatero, che il Comune intende "blindare" con una Ztl attiva tutti i giorni h24.

Ma quest'ultima soluzione è al momento rallentata nell'applicazione, in attesa del via libera del via libera del Ministero delle Infrastrutture, che vuole vederci chiaro sulle telecamere e in particolare sui 15 minuti di tolleranza ipotizzati per le auto. "Troppo pochi", secondo i commercianti.

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