Ceglie Messapica (Br) A due giorni dalla partenza del premier Meloni, Ceglie Messapica ritorna a riempirsi di politici e uomini di governo: al via La Piazza, kermesse organizzata da Affaritaliani e ormai al sesto anno. I primi a salire sul palco ieri sera sono stati i ministri Urso e Calderone, Licia Ronzulli, Antonio Decaro e il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, che da qui non si è mosso avendo trascorso le vacanze in masseria con Giorgia Meloni e famiglia. La serata si apre con il saluto di Vittorio Feltri, poi viene presentato un sondaggio di «Lab21.01» secondo cui Meloni è il premier più gradito dopo Silvio Berlusconi. Nei testa a testa, l'attuale premier si attesterebbe su un gradimento del 59% contro il 41% del Pd Enrico Letta; distacca Matteo Renzi 54% a 46%; Giuseppe Conte 53% a 47% e pareggia invece con Mario Draghi. L'unico presidente che la sconfigge in termini di gradimento a un anno dall'insediamento è proprio Berlusconi, che la supera con il 52% delle preferenze.
Il ministro Adolfo Urso ovviamente apre sul prezzo della benzina, ribadisce che non toccheranno le accise («Servono a finanziare il taglio del cuneo fiscale e renderlo strutturale per aumentare gli stipendi dei lavoratori») perché l'obiettivo del governo è aiutare chi ha più bisogno, mentre un taglio aiuterebbe tutti indistintamente, anche chi può permettersi di pagarle. Secondo il ministro del made in Italy il provvedimento del decreto trasparenza è efficace: oggi i consumatori possono scegliere dove rifornirsi. Il tabellone ha consentito al consumatore di rifornirsi lì dove era conveniente, evitando «l'unico distributore vicino Milano che ha la benzina sopra i due euro». Quanto al caro voli, l'autorità per la concorrenza del mercato, che «non è l'autorità sovietica» dice Urso per ironizzare su chi lo accusa di essere statalista ha sanzionato undici volte Rynair, che attraverso l'algoritmo distorce il mercato.
L'inflazione si sta riducendo, anche questo secondo Urso grazie agli interventi del governo, ai quali a ottobre si aggiungerà il patto anti inflazione sul carrello della spesa.
Che il taglio del cuneo sarà strutturale, partendo dalla prossima manovra, lo conferma anche il ministro del Lavoro Calderone, che sale sul palco subito dopo. Quanto al reddito di cittadinanza, Calderone dice tutti sono d'accordo sul fatto che non ha funzionato sulle politiche attive del lavoro, ed è su quello che sta lavorando il governo: «Ci prenderemo carico di tutti coloro i quali faranno domanda e accederanno alla piattaforma che sarà operativa il 1 settembre mettendo a disposizione formazione e proposte di lavoro». Mentre sul salario minimo, per il ministro bisogna occuparsi prioritariamente di lavoro povero andando a colpire retribuzioni extra contratto e lavoro neri.
Il sottosegretario Marcello Gemmato parla di sanità e annuncia che oltre agli 8 miliardi nel prossimo triennio, nella prossima legge di bilancio si punta al personale sanitario.
Stoccata al governatore Michele Emiliano: «Continuiamo a chiedere alla Regione Puglia le motivazioni che la portano a detenere tuttora un triste primato per debiti in sanità, nonostante abbia ricevuto dall'attuale esecutivo, fra maggiori fondi del Payback e dotazioni del fondo nazionale, 500 milioni di euro in più». Stasera l'appuntamento prosegue con i viceministri Tajani e Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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