Un botta e risposta a distanza è andato in scena nell'ultima puntata di Non è l'arena, programma in onda la domenica sera su La7. Ad accendere gli animi è stata la discussione relativa alla tragedia dei migranti che hanno perso la vita al largo delle coste calabresi. Un ospite in collegamento ha avanzato delle accuse durissime e ha dichiarato convintamente che uomini, donne e bambini potevano essere salvati. Su questo punto si è poi scatenato un battibecco tra Enrico Mentana e il Viminale.
L'accusa del soccorritore
Da Crotone ha preso parola Orlando Amodeo, medico soccorritore, che non ha usato mezzi termini e ha rivolto un'accusa aperta che è andata dritta al punto: "Penso che forse la tragedia si è quasi voluta. Se so che una nave è in difficoltà, vado incontro a questa nave. Perché non si è fatto?". La presa di posizione non lascia spazio a libere interpretazioni: a suo giudizio si sarebbe potuto fare un salvataggio anche con quelle condizioni meteo avverse e pertanto ha bollato come "una fesseria" la tesi secondo cui sarebbe stato impossibile arrivarci.
Lo scontro Viminale-Mentana
Le esternazioni al veleno di Amodeo non sono state lasciate in secondo piano. Poco dopo il conduttore Massimo Giletti ha dato conto di quanto appreso e riferito dall'Adnkronos, secondo cui fonti del ministero dell'Interno hanno annunciato l'intenzione di sottoporre all'Avvocatura dello Stato le "gravissime false affermazioni" diffuse da alcuni ospiti in occasione della trasmissione Non è l'Arena.
Dal Viminale dunque hanno fatto sapere che la volontà è quella di promuovere in tutte le sedi "la difesa dell'onorabilità del governo, del ministro Piantedosi, di tutte le articolazioni ministeriali e di tutte le istituzioni che sono da sempre impegnate nel sistema dei soccorsi in mare".
La reazione del Viminale ha trovato una immediata replica da parte di Enrico Mentana, in collegamento con Massimo Giletti per seguire l'esito delle primarie del Partito democratico. Il noto direttore del Tg La7 ha affermato che sarebbe assai importante se il ministero dell'Interno "spiegasse cos'è avvenuto più puntualmente".
Inoltre Mentana ha risposto in maniera stizzita di fronte a quello che ha giudicato come un'esegesi delle trasmissioni televisive e di quanto dicono gli ospiti in collegamento e in studio.
"Questa è una minaccia, si tratta evidentemente di un atto non di umiltà. I funzionari non parlano con le agenzie a nome del ministro dell'Interno", ha dichiarato in merito all'intenzione di rivolgersi all'Avvocatura dello Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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