"I partiti devono fare fino in fondo la loro parte. Noi cacceremo senza nessuna tolleranza ladri, rubagalline, gaglioffi, malfattori, perché non faremo in modo che costoro sporchino la nostra bandiera". Per Angelino Alfano, che lo ripete da giorni, è ora di fare pulizia nel Pdl, scosso dallo scandalo Fiorito. "Siamo persone per bene che hanno una passione civile, che credono in quello che fanno, che vogliono migliorare le cose dell’Italia, e noi siamo parte lesa. Se Fiorito usava per sé i fondi del partito, è chiaro che tutto ciò crea una condizione di grande difficoltà a tutto il Pdl che è parte lesa. Per questo li cacceremo tutti e subito", ha ribadito.
Parlando poi della Lombardia, il segretario del Pdl si è infilato nel botta e risposta a distanza tra Roberto Maroni e Roberto Formigoni. Sono due, principalmente, le questioni sul tavolo prima che si vada al voto: la data delle elezioni e il candidato governatore. Formigoni, che ieri ha incontrato il segretario del Pdl a Roma e che ha annunciato nei prossimi giorni lo scioglimento della giunta, non si schioda dalla sua posizione: si va alle urne a dicembre, al massimo entro gennaio. Dal canto suo la Lega ribatte che non c'è alternativa ad un election day che racchiuda politiche e amministrative ad aprile. Scettico anche Alfano: "Non penso che in Lombardia si voterà a dicembre", ha detto, ricordando che "comunque, tecnicamente la decisione spetta al Prefetto".
Persino più combattuto il secondo nodo. Il governatore della Lombardia ha escluso ieri che il suo successore potesse essere della Lega (forse lo stesso Maroni) e oggi Alfano gli dà ragione: "Abbiamo avuto una discussione con Formigoni molto chiara: abbiamo condiviso l’obiettivo di avere una donna o un uomo del Pdl candidato alla presidenza della Regione Lombardia per dare contonuità politica ad una regione che è stata bene amministrata", ha detto senza mezze misure il segretario Pdl.
Una cosa sembra certa: Lega e Pdl correranno insieme per le politiche. A confermarlo è Silvio Berlusconi che, pur demandando ad Alfano ogni decisione sulla vicenda, sottolinea l'importanza di "riunire i moderati" per poter vincere: "Mi sembra di un’ovvietà tale che per vincere bisogna essere più forti possibili.
Mi sembra che sia assolutamente necessario che le forze moderate stiano insieme". Il dialogo, insomma, resta aperto: "Abbiamo parlato del fatto che non bisogna rompere con la Lega prima di discutere", ha affermato il segretario Pdl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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