Gli amici d'infanzia di Renzi: quando perdeva si portava via il pallone

Gli amici l'avevano soprannominato "MatTeoria" riferendosi alla spigliatezza di Renzi nell’organizzare e nel dare disposizioni, salvo poi scansare la faticosa messa in pratica

Gli amici d'infanzia di Renzi: quando perdeva si portava via il pallone

Matteo Renzi? Era il più sveglio già da bambino, parola di Federica Morandi, compagna di banco delle elementari e oggi presidente del Consiglio comunale di Rignano. Stesso parere da parte del suo ex capo scout, Roberto Cociancich, poi presidente nazionale dell’Agesci e oggi senatore del Pd: Matteo ha doti da leader. Le testimonianze sono state raccolte dal settimanale "Oggi", che nel prossimo numero dedica un articolo all’infanzia di Renzi. Cociancich racconta che il sindaco di Firenze "era molto devoto e fin da piccolo era abituato a coordinare i suoi coetanei: era lui che spiegava a tutti come e cosa dovevano fare. E se c’era lui, io ero tranquillo che tutto sarebbe stato a posto. Insomma, era già un piccolo manager", racconta monsignor Giovanni Sassolini, parroco di allora a Rignano sull’Arno.

Oggi racconta che Renzi era un ragazzino così sveglio da saltare la prima elementare per finire direttamente in seconda, appassionato di calcio e chierichetto affidabile e stimato.

Già da ragazzino non amava perdere, tanto che quando scendeva sul campo di calcio capitava che si portasse via il pallone perché non gli andava bene come erano state fatte le squadre. I suoi compagni scout l’avevano soprannominato "MatTeoria" riferendosi alla spigliatezza di Renzi nell’organizzare e nel dare disposizioni, salvo poi scansare la faticosa messa in pratica.

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