Ammazza l’ex compagna e si barrica in chiesa Dopo l’assedio si spara

Ammazza l’ex compagna e si barrica in chiesa Dopo l’assedio si spara

Una giornata barricato nel Duomo di Cervia dopo aver assassinato l'ex compagna quarantenne, Sabrina Blotti, in strada, davanti agli occhi del figlio della donna. Un bimbo di sette anni. L’omicida si chiama, anzi si chiamava Gaetano Delle Foglie 60 anni.
Fino al tardo pomeriggio ha tenuto col fiato sospetto polizia, carabinieri e magistrato accorsi sul posto dove lo hanno accerchiato. Ore e ore di tentativi per farlo desistere, per convincerlo ad arrendersi. Inutile, armato all'interno della chiesa, con l’arma appoggiata sull’altare, dopo aver passato ore impugnando la stessa pistola con la quale in via Mameli a Cesena, aveva freddato Sabrina, alla fine ha messo in atto la sua ultima minaccia. Quella di togliersi la vita. Si è sparato un colpo al petto, un botto rieccheggiato dalla sagrestia fino all’esterno dove le forze dell’ordine ancora speravano di poterlo catturare vivo.
Il 60enne che aveva avuto una breve relazione con la vittima, sposata e separata, madre di due figli, era stato denunciato dalla stessa ex, circa due mesi fa per stalking. Ma l’uomo non si rassegnava alla fine della relazione. E da quel giorno per la donna era cominciato l’incubo. Fatto di minacce, pedinamenti, telefonate.
Ieri intorno alle 12,30, dopo il delitto, era fuggito verso Cervia, si era asserragliato nel Duomo di Cervia e, dopo aver sparato alcuni colpi di arma da fuoco ha iniziato a gridare minacciando di suicidarsi. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri e anche il procuratore di Ravenna e il parroco che hanno tentato di farlo desistere. Più tardi è arrivato pure anche l'arcivescovo di Ravenna, monsignor Verucchi.
Agli agenti urlando dall’interno della Basilica aveva continuato a ripetere di non essere un assassino, di non aver voluto uccidere la donna che amava: «Avevo solo intenzione di spaventarla». In realtà almeno due proiettili avevano centrato mortalmente Sabrina Blotti che si trovava sotto casa di un’amica e stava accompagnando il figlio a scuola.
Col passare delle ore la situazione anzichè rientrare è andata facendosi via via sempre più tesa.

«Non esco vivo da questa chiesa, o mi ammazzate voi o mi uccido io», ha intimato Gaetano delle Foglie. Alle 18.30 l’epilogo. Da fuori si sono sentite altre detonazioni, una barella seguita da polizia e carabinieri è entrata in chiesa: per il sessantenne non c’era più nulla da fare. Lui era morto suicida.

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