"Le avrei lanciato un oggetto contundente...": la violenza di Bertinotti sulla Meloni. E scoppia la bufera politica

Disquisendo sul caos in Parlamento a seguito della lettura, da parte di Meloni, di alcuni passi discussi del Manifesto di Ventotene, Fausto Bertinotti in tv ha strabordato. FdI: "Che pena"

"Le avrei lanciato un oggetto contundente...": la violenza di Bertinotti sulla Meloni. E scoppia la bufera politica
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Dopo le urla in parlamento sul Manifesto di Ventotene, con tanto di lacrime dagli onorevoli del Pd. Dopo le intemperanze di Romano Prodi contro la giornalista Mediaset, è arrivata anche la sparata di Fausto Bertinotti che, in diretta nel corso della trasmissione "In altre parole" su La7 ha dichiarato che "di fronte a questa trasgressione, io che sono un non violento, avrei lanciato un oggetto contundente contro la presidente del Consiglio, prendendola o non prendendola, questo va da sé, e facendomi espellere". Poco prima aveva spiegato che "la presidente è abituata a fare un discorso istituzionale all'apertura del dibattito e una trasgressione finale in cui si propone neanche come un leader di partito, ma come un leader di fazione. In questo caso, se stai parlando di un atto che è stato considerato fino all'altro ieri fondativo della Repubblica italiana, da tutti, compreso il Movimento sociale italiano, tu irrompi contro gli estensori del testo che stavano al confino".

Bertinotti, quindi, per replicare al premier le avrebbe lanciato un oggetto contundente. Eppure si professano garanti della democrazia in Italia. "Non conoscono la forza delle idee, ma solo quella della violenza. Nei salotti amici va in scena l'ennesimo attacco scomposto. Che pena, Bertinotti", è il commento di Fratelli d'Italia alle parole dell'ex presidente della Camera. Sono parole di estrema violenza quelle dell'ex politico e sindacalista, che oggi si è riciclato opinionista televisivo, forse nell'intento di supportare il Partito democratico nel corso di questa gestione, al pari di Prodi, fornendo a Schlein una sorta di stampella per fare opposizione. Anche per questa ragione, e per i trascorsi quasi sempre pacati di Bertinotti, stupisce l'esternazione intrisa d'odio e violenza contro il premier.

A colui che fu anche, tra le altre cose, fu anche esponente di Rifondazione Comunista, ha replicato anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. "In un sabato italiano, mentre un ex presidente del Consiglio aggredisce verbalmente una giornalista, un ex presidente della Camera afferma (tra le risate dei presenti) che, se fosse stato in Aula, avrebbe lanciato un oggetto contundente contro il presidente del Consiglio", ha scritto in una nota il ministro, sottolineando che "tutto questo è la normalità per chi sbraita e piange istericamente tra i banchi dell'opposizione, per chi si sente offeso dalla semplice testuale lettura di un 'Manifesto'. La mia solidarietà alla giornalista Lavinia Orefici e al presidente Giorgia Meloni: la violenza della sinistra, anche quando è solo verbale, non può diventare normalità".

"L’incitamento alla violenza contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivolto dal comunista Fausto Bertinotti è uno dei punti più bassi (e pericolosi) della storia della Repubblica italiana. Tanto da oscurare perfino la tirata di capelli di Romano Prodi a una brava giornalista", è il commento del vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini. "Siamo davvero preoccupati per questi atteggiamenti, che rischiano di avvelenare il clima politico, peraltro già reso delicato come mostrano le continue aggressioni, minacce e intimidazioni di cui sono oggetto esponenti del centrodestra e in particolare Fratelli d'Italia e la stessa Giorgia Meloni", ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

"Siamo ancora in attesa di un cenno da parte dell'Ordine dei giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana riguardo l'aggressione verbale, e forse fisica, di Romano Prodi a una giornalista di Quarta Repubblica a cui va tutta la solidarietà mia e dei senatori di Fratelli d'Italia.

Nell'attesa però siamo costretti a registrare l'ennesima violenza, l'incitamento ad attentare all'incolumità della presidente Meloni da parte dell'ex presidente della Camera", è il commento di Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI. Intanto, domani a Quarta Repubblica Nicola Porro mostrerà il video integrale di quanto accaduto tra Lavinia Orefici e Prodi.

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