Bevilacqua: «Solo un miracolo può evitare una manovra bis ad ottobre»

Secondo l'esperto del Direttivo Associazione Studio Problemi del Credito (Anspc), rischiamo di «bruciare molti degli ultimi sacrifici fiscali».

Una manovrina ad ottobre? É inevitabile se non si corre ai ripari, secondo diversi analisti della crisi economica.

Come Nunzio Bevilacqua del Direttivo Associazione Studio Problemi del Credito (Anspc). Che spiega: «Che si voglia allontanare lo spettro di una nuova manovra bis è comprensibile; che si dica che siano pure speculazioni, come sostenuto in Europa, è una discreta ironia».

Secondo l'esperto, «non si tratta di credere intimamente se ci sarà o meno una manovrina nè tantomeno convincere che non è intenzione del governo metterla in atto, quanto piuttosto capire che le linee tendenzialinegative della nostra economia stanno procedendo, per forza d'inerzia, verso un risultato che, in assenza di un miracolo nelle prossime quattro settimane, risulterà matematicamente inevitabile, facendoci bruciare, inoltre, molti degli ultimi sacrifici fiscali».

Insomma, afferma Bevilacqua «dovremmo capire che le stime sullo sviluppo non sono, come qualcuno ritiene, un risultato già incamerato, ed anche la perdita di qualche settimana, accompagnata dal periodo estivo potrebbe rappresentare l'ineludibile ritorno ai Paesi meno virtuosi».

Per Bevilacqua, bisogna rispondere al declassamento dell'Italia da parte di S&P,con riforme efficaci e permanenti, per contrastare i tentativi di Oltreoceano di «direzionare» scelte che spetterebbero in maniera esclusiva ad una politica interna, anche se poco orientata a decisioni risolutive delle problematiche del Paese.

Una nota dell'Associazione Nazionale Studio Problemi del Credito (Anspc) spiega che queste analisi non fanno che «rivisitare», negativamente, dati tristemente già noti e a ciò si aggiungono valutazioni più politiche che economiche, dando eccessivo rilievo al dato contabile senza considerare nè lo stallo che si è determinato nei consumi interni, nè i problemi sociali che

determinate manovre fiscali, in tempi rapidi, possono determinare su una economia già fiaccata».

Non per questo, avverte Bevilacqua, dobbiamo ritenerci dei «sorvegliati speciali» , come se fossimo vicini ad un «precommissariamento».

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