Bossi resta, Grimoldi verso l'espulsione: le decisioni del Consiglio federale della Lega

Chiesto al consiglio di disciplina di estromettere dal partito l'ex deputato che aveva svelato il voto del Senatùr a Forza Italia alle elezioni europee. Espulsione in arrivo anche per Gabriele Michieletto

Bossi resta, Grimoldi verso l'espulsione: le decisioni del Consiglio federale della Lega
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Niente espulsione dalla Lega per Umberto Bossi. Lo storico fondatore del Carroccio, 83 a settembre, era finito nel tritacarne delle polemiche lo scorso giugno quando, a urne pienamente aperte per lo svolgimento delle elezioni europee, erano state rese pubbliche la sua intenzione di votare Forza Italia e, in particolare, per l'ex leghista Marco Reguzzoni (poi non eletto a Bruxelles e Strasburgo). Comprensibilmente a Matteo Salvini non aveva fatto esattamente piacere quella scelta: tant'è che subito dopo la chiusura dei seggi e i risultati pressoché certi delle votazioni nella notte tra il 9 e il giugno scorsi aveva dichiarato a caldo che Bossi aveva mancato di rispetto "non tanto e non solo al segretario in carica, ma a un'intera comunità". Per poi annunciare che avrebbe prima ascoltato i militanti per vedere come agire di conseguenza.

Alla fine nulla di fatto, almeno per il Senatùr. Perché il Consiglio federale della Lega di oggi, pur non adottando alcun preovvedimento per Bossi, ha comunque deliberato di chiedere al Consiglio di disciplina e garanzia alcune espulsioni, tra cui quella dell'ex parlamentare Paolo Grimoldi: ovvero colui che aveva reso nota la decisione dell'ex leader leghista di votare l'azzurro Reguzzoni alle europee. Ci sarà poi da analizzare anche la posizione del consigliere regionale del Veneto Gabriele Michieletto. Le segnalazioni sono emerse su indicazione dei territori "per tutelare lo straordinario e generoso impegno di migliaia di militanti che per troppo tempo hanno assistito a polemiche strumentali, inutili e dannose contro la Lega", fanno sapere dalla sede di via Bellerio. Un annuncio che - tra l'altro - arriva proprio nella giornata in cui Umberto Bossi aveva telefonato a Roberto Calderoli per fargli i complimenti per l'approvazione dell'Autonomia, come annunciato dallo stesso ministro delle Riforme.

Ex deputato della Lega dal 2006 al 2022, negli ultimi anni Grimoldi aveva rivolto spesso pesanti critiche al partito. Qualche mese fa, per esempio, era stato uno dei 21 dissidenti che hanno scritto a Salvini sollecitando un ritorno alle vecchie istanze della Lega e perché rivedesse alcune scelte (soprattutto sulle alleanze in Europa e sulle candidature) e chiedendo espressamente di non candidare il generale Roberto Vannacci, poi eletto alle Europarlamento. Anche Michieletto aveva più volte pubblicamente dissentito sulla linea del partito e criticato le scelte della dirigenza. Non ci saranno invece provvedimenti nei confronti di Bossi: anche perché lui non risulta iscritto al partito che era subentrato alla sua Lega Nord - visto che era stato acquisito il nome di Salvini nel logo - pur comunque essendo attualmente un deputato dello stesso movimento politico nato quarant'anni fa.

Durante il Consiglio federale non ci sono state poi indicazioni sul prossimo raduno di Pontida, che ogni anno si riunisce nell'omonimo comune nel Bergamasco e che generalmente si tiene a metà settembre.

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