La " legge Sallusti" vale per tutti: con un atto di autorità il procuratore Edmondo Bruti Liberati dà un brusco taglio alle polemiche interne ed esterne sul trattamento di riguardo che - secondo i suoi pm - avrebbe riservata al direttore del Giornale. Bruti stamattina ha convocato la stampa e ha annunciato di avere varato una interpretazione della legge che applica a tutti i condannati nelle stesse condizioni di Sallusti il medesimo trattamento. Significa che tutti i condannati a pene inferiore ai diciotto mesi di carcere potranno vedersi la pena sospesa due volte e venire ammessi agli arresti domiciliari anche se non ne hanno fatto richiesta.
Nei giorni scorsi Bruti era stato aspramente contestato dai suoi pm, in particolare di quelli addetti all'ufficio esecuzione, che lo accusavano di avere applicato a Sallusti un riguardo senza precedenti. Il procuratore nel suo provvedimento di oggi decide che d'ora in avanti il trattamento varrà per tutti, e per le stesse motivazioni per cui é stato applicato al giornalista: il decreto svuota carceri é stato varato non per offrire una pena alternativa al condannato, ma per fronteggiare il sovraffollamento degli istituti di pena. Quindi gli arresti domiciliari verranno concessi anche se il condannato, per un motivo o per l'altro, ha omesso di chiederli.
Nei fatti, prevede Bruti, l'allargamento riguarderà un numero limitato di casi, perché molti
dei potenziali beneficiari non saranno in grado di indicare un domicilio adeguato. Ma il principio é sancito, e d'ora in avanti Bruti ordina che si faccia così. Un primo risultato, la battaglia di Sallusti l'ha raggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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