L'attacco contro le istituzioni non è più tollerabile. Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri lo aveva già detto ieri: qualsiasi attacco contro Equitalia sarà considerato come un atto contro lo Stato. E allora ecco la proposta: in difesa degli obiettivi sensibili, vale a dire delle sedi di Equitalia, ma pure di banche, multinazionali e cantieri della Tav, potrebbe essere schierato l'esercito.
La decisione arriva dopo che nei giorni scorsi scontri e lanci di molotov avevano interessato tanto la sede napoletana dell'Agenzia di riscossione delle entrate (guarda la gallery), quanto quella livornese, dove erano stati rinvenuti anche due ordigni, inesplosi. Dopo l'attentato contro Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare, messo a segno dagli anarchici della Federazione Anarchica Informale. E dopo l'aggressione contro due ispettori di Equitalia a Melegnano, in provincia di Milano.
Contro l'ondata di terrorismo il ministro Cancellieri, intervistato da Repubblica, ha in mente di rafforzare le scorte per politici e manager. E di schierare i militari, anche a difesa delle sedi di Ansaldo e Finmeccanica. Una scorta potrebbe essere assegnata anche a trenta colleghi di Adinolfi, potenziali target per i nuovi attacchi annunciati dagli anarchici.
E mentre si intensificano le attività investigative nei confronti dei gruppi eversivi, spunta anche il filmato delle videocamere di sicurezza disposte vicino alla sede livornese di Equitalia. Nelle immagini registrate intorno alle 4.
30, l'ora dell'attentato, sei o sette persone. Proprio dai filmati potrebbero venire nuovi particolari rispetto a quelli già in possesso degli inquirenti. Nuovi dettagli anche relativamente alla gambizzazione di Roberto Adinolfi. I sospettati sarebbero più di 50.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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