Caschi Blu, consegnata a Tiro dal contingente italiano un'ambulanza per la cura dei pazienti critici

I nostri Caschi Blu sempre in prima linea per le missioni di pace, hanno consegnato a Tiro (Libano) un'ambulanza per il soccorso e la cura delle popolazioni locali provate dalla guerra

Caschi Blu, consegnata a Tiro dal contingente italiano un'ambulanza per la cura dei pazienti critici
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Continua il grande lavoro dei nostri Caschi Blu nelle zone di guerra, per portare supporto alle popolazionioni locali. A Tiro è stata consegnata dai militari italiani della Forza delle Nazioni Unite (Unifil), un'ambulanza dotata delle più avanzate tecnologie per il monitoraggio e la cura di pazienti critici, del valore di oltre 45 mila euro, dono del Lions Club Cagliari Saint Remy. L'assistenza alla popolazione libanese è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Il grande "regalo"

Questo mezzo, fondamentale per la cura della popolazione, è stata consegnata all’Unita’ di crisi di Tiro, municipalità che ospita migliaia di sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese, che ha avuto importanti ripercussioni nell’area di operazioni dei “caschi blu” dell’Onu.

Insieme a questa sono stati consegnati anche una fornitura di medicinali, dispositivi sanitari, cibo, vestiti e altri beni di prima necessità, frutto della generosità di numerosi donatori. La consegna è avvenuta presso la sede del Disaster management risk di Tiro, nel corso di una simbolica cerimonia alla quale ha partecipato Hassan Dbouk, sindaco e presidente dell’Unione delle municipalità di Tiro, e il colonnello Alessio Argese, comandante di Italbatt, l’unità di manovra del contingente italiano di Unifil.

Il progetto

Questa importante donazione, rientra nell'abito dei progetti di cooperazione civile-militare ai quali il contingente italiano ha dato nuovo impulso a fine novembre. Successivamente all'annuncio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, le Parti si sono impegnate a consentire ai civili di entrambi i lati della “Blue line” di tornare in sicurezza alle loro terre e alle loro case, al fine di attuare pienamente la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Le tante presenze

Alla consegna erano presenti oltre al colonello Argese, Elia Louqa, già sindaco di Dibil e responsabile delle relazioni con Unifil, Ali Fawaz, direttore dell’Unione delle municipalità del castello di Tibnin e membri dell’Art Association di Tiro. Molto sentiti sono stati i ringaziamenti espressi dal sindaco Hassan Dbouk, che ha lodato la consueta e solidale vicinanza dei “caschi blu” italiani nei confronti della popolazione libanese e, in particolare, delle migliaia di sfollati che hanno trovato ospitalità nelle strutture messe a disposizione dall’Unità di crisi della municipalità di Tiro.

Dbouk al momento della consegna delle chiavi dell'ambulanza ha sottolineato che: “Il mezzo, oltre a rinnovare il parco dei veicoli dedicati al soccorso stradale, sarà adibito al soccorso avanzato, essendo dotato delle migliori attrezzature e dei migliori dispositivi destinati a svolgere un servizio estremamente importante per tutto il nostro territorio. A bordo dell’ambulanza, infatti, il paziente potra’ ricevere assistenza immediata prima del trasporto in ospedale”.

Lavorare per la pace

Il colonello Arese ha anche sottolineato come: "Siamo in Libano per il mantenimento della pace e per l'assistenza alla popolazione, che ogni giorno ci testimonia affetto e gratitudine. La donazione odierna, grazie al coordinamento tra il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa e la componente di cooperazione civile-militare del contingente italiano di Unifil, consentirà di alleviare le sofferenze degli sfollati, di aumentare le risorse a disposizione delle équipe sanitarie per sostenere i servizi regolari e curare il numero crescente di persone che necessitano di assistenza medica. Desidero ringraziare tutti i donatori per la sensibilità e la concretezza non comune dimostrata nei confronti del contingente italiano, ma soprattutto della popolazione libanese".

Le aziente che hanno partecipato

Il carico di aiuti umanitari è stato offerto dal Lions Club Cagliari Saint Remy, dall’Ordinariato Militare per l’Italia, dal Sacro Militare Ordine

Costantiniano di San Giorgio, dal Gruppo Grendi 1828, dalla Nurjana Technologies S.r.l, dall’Associazione Nazionale Brigata Sassari, dall’ASD Gli amici di Don Bosco – Cagliari e dal Nucleo Operativo Soccorsi di Quartu Sant’Elena.

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