Tutto finisce a Villa San Martino, dove il corpo del Cavaliere torna dal San Raffaele, e dove lo attende il grande sarcofago in marmo rosa nel mausoleo di travertino, firmato da Pietro Cascella e intitolato «La volta celeste».
Arcore, provincia di Monza, Brianza. Il luogo del lavoro, dei vertici politici, delle strategie, diventa il luogo del riposo. E Berlusconi lì ha preparato tutto, per l’ultimo atto, anche se bisognerà vedere se la legge gli consentirà di realizzare il progetto. La grande villa comprata nel 1973 è diventata da allora sempre più il simbolo del potere del leader di Forza Italia, la prima sede del suo quartier generale.
Che differenza, dalla prima casa milanese di Silvio, in via Volturno 34, zona Isola, in cui era suo il divano-letto nel soggiorno. Tutto, nel racconto del Cavaliere, ha qualcosa di simbolico e lui raccontava spesso che c’era una vista sulle bandiere rosse della sede Pci lì davanti.
Ogni tanto ci tornava, per ribadire da dove era partito, l’ultima volta nel 2016, alla vigilia dell’ottantesimo compleanno, curioso di conoscere i nuovi abitanti.
La prima villa famosa di Berlusconi, però, è stata quella milanese di via Rovani 2, zona XX Settembre, il quartiere dell’alta borghesia milanese, quella dei Falck e dei Moratti, in cui s’insinuò l’imprenditore rampante che mai è stato benvoluto nei salotti buoni di certe «sciure» snob. Comprata negli anni ‘70, lì Berlusconi visse con l’ex moglie Veronica Lario e i figli, lì sono nati i primi uffici e ancor oggi è sede legale della Fininvest Investimenti. Il Cav dovette lasciarla quando con le tv divenne così famoso da dover proteggere la sua privacy. Scelse Arcore, per nulla preoccupato che avesse visto l'omicidio della contessa Anna Casati Stampa da parte del marito il marchese Camillo.
Nel giro tra le location che raccontano la storia di Berlusconi c’è anche la settecentesca villa Gernetto a Lesmo, sempre Brianza, comprata da Fininvest nel 2007 e destinata ad ospitare l’università liberale.
Ma molto più simbolica è Villa Certosa, a Porto Rotondo, residenza estiva di Berlusconi dove ospitava Umberto Bossi, fotografato in canotta, mentre il Cavaliere indossava la bandana con Tony Blair e la moglie Cherie. Lì si è probabilmente consolidata l’amicizia, molto scomoda negli ultimi tempi, con il presidente russo Vladimir Putin.
Milano, la Sardegna, ma è a Roma che Berlusconi ha esercitato il suo potere quando era in auge, da premier a palazzo Chigi. Tra i luoghi scolpiti nella storiografia berlusconiana, tra la prima sede di Fi in via dell'Anima e l’ultima residenza sull’Appia antica, Villa Grande dove fu suo ospite per anni Franco Zeffirelli, spicca Palazzo Grazioli. A due passi da piazza Venezia, il Cav affittò il piano nobile dell'edificio a via del Plebiscito, che divenne il quartier generale azzurro e sede dei vertici del centrodestra,oltre che di feste chiacchierate.
Un flash indimenticabile è quello scattato alla villa Blue Horizon, alle Bermuda: Berlusconi fa jogging con Letta, Confalonieri, Dell'Utri, Galliani e Bernasconi, tutti in pantaloncini bianchi che correvano dietro al Cav per l'allenamento quotidiano. Berlusconi ci ha sempre tenuto molto ad avere in forma i suoi collaboratori e non faceva eccezioni a seconda del grado e dell’amicizia.
Una parola per Villa Due Palme a Lampedusa, gesto di solidarietà del 2011 verso l’isola assalita dai migranti.
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