Il centrino dei veleni, Casini contro Monti: "È rissoso"

Monti si dimette dalla presidenza di Scelta civica e accusa Casini e Mauro: "Vogliono aprire al Pdl. Sono stato tradito da chi mi ha chiesto un posto in Parlamento". Il leader dell'Udc replica: "Lui è rissoso, è inaccettabile"

Il centrino dei veleni, Casini contro Monti: "È rissoso"

Le dimissioni di Mario Monti sono state tutt'altro che indolori per il centro. Alle scorse elezioni, il Professore era stato il collante delle forze centriste: la sua "salita" in politica aveva rimesso insieme pure Casini e Fini.

Ora è proprio il leader di Udc a scagliarsi conto l'ex premier: "Monti sa cosa significa governare questo paese quando c’è una maggioranza litigiosa. Questa politica del doppio binario, questo atteggiamento rissoso, anche da parte di Monti, sull’azione dell’esecutivo, questi continui distinguo, non sono accettabili", ha detto a Matrix Pier Ferdinando Casini.

La rottura nel centro è dovuta a una differenza di vedute nei confronti del governo di larghe intese (che ha avuto fin dall'inizio anche il sostegno di Scelta civica) e soprattutto della collaborazione con il Pdl, alleato di maggioranza, ma mal sopportato dal Professore. "Mauro, Casini e altri ritengono che l’appoggio al governo debba essere senza se e senza ma, che non è la linea del partito", ha detto questa mattina Monti spiegando il perché delle sue dimissioni, "Sono stato tradito da coloro che mi hanno chiesto di formare un partito anche per portarli o riportarli in Parlamento". E ha aggiunto: "Non è la linea del partito neanche fare aperture al Pdl che prima non sia stato emendato da alcune personalità e caratteristiche di comportamento". Accuse "semplicemente ridicole", secondo Casini, che non intende chiedere un passo indietro all'ex premier: "Non mi riguardano", ha detto il leader di Udc.

Resta da capire cosa succederà ora a questo punto. I parlamentari di Scelta civica e Udc starebbero pensando a una nuova formazione che riunisca i moderati. In Senato si vocifera che l'accordo sia già arrivato e che la nuova forza politica possa portare il termine "popolari" nel nome, in modo da attrarre senatori anche da altri partiti. D'altra parte, anche il Pdl sta lavorando a un nuovo "grande centro" che raccolga tutti i moderati in Italia, come ha sottolineato oggi Angelino Alfano.

"Noi non confluiremo nel Pdl, né ci faremo attrarre dalla sua orbita", afferma però Andrea Olivero di Scelta civica, "Abbiamo scelto di appoggiare il governo di Enrico Letta e lo faremo con serietà e rigore; siamo per le larghe intese ma non per questo sentiamo il fascino del partito di Silvio Berlusconi".

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