Al centrodestra tre province su cinque

Tre a due per il centrodestra nelle cinque province al ballottaggio, quattro a due per il Pd nei sette comuni capoluogo. Negli altri 38 centri chiamati ai "supplementari" boom del Pdl. Affluenza alle urne in netto calo rispetto al primo turno

Al centrodestra tre province su cinque

Tre a due per il Pdl nelle cinque province al ballottaggio; quattro a due per il Pd nei sette comuni capoluogo (c’è il caso a parte di Massa, dove il Pd ha perso, ma contro il candidato della Sinistra arcobaleno); e, negli altri 38 centri chiamati ai «supplementari» un boom del Pdl, che ha conquistato 22 comuni, contro i 12 del Pd (altri quattro sono andati ad aggregazioni varie di liste civiche). È questo, in cifre, il riepilogo del secondo turno delle elezioni amministrative, che hanno visto tornare alle urne 5,8 milioni di italiani per i ballottaggi per scegliere i presidenti di cinque province e i sindaci, globalmente, di 45 comuni. Anche questa volta c’è stato il calo fisiologico dei votanti: l’affluenza per le comunali si è fermata al 62,4 per cento (contro il 76 per cento di quindici giorni fa) e appena il 55 per le provinciali, a fronte del 73,6 per cento del 13 e 14 aprile scorso.

- Viterbo boccia Sposetti, il tesoriere dei Ds

- Asti, Armosino, ex vice di Tremonti, straccia il Pd col 58% dei voti

- Massa Carrara, a Bondi non riesce il miracolo: resiste la roccaforte rossa

- Ribaltone a Vicenza: Variati (Pd) vince per un pugno di schede

- Udine, vince Honsell, il matematico volto di RaiTre

- Catanzaro, Wanda la Lady di ferro ridicolizza una sinistra divisa

- Orbassano, dopo 62 anni cade la Stalingrado del Piemonte

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica