“Ci stringiamo attorno al Papa come mediatore di Pace”. A Roma l’incontro bipartisan per fermare la guerra in Ucraina

"Per la prima volta c'è tutto il mondo contrario alla guerra da destra a sinistra intorno a un'iniziativa del mondo cattolico", spiega Gianni Alemanno

“Ci stringiamo attorno al Papa come mediatore di Pace”. A Roma l’incontro bipartisan per fermare la guerra in Ucraina
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Presso la sala Marconi della Radio Vaticana, il Movimento cristiano dei lavoratori e il Movimento dei focolari Italia hanno promosso un incontro aperto al pubblico dal titolo "Pace subito". Il chiaro intento dell'iniziativa, alla quale hanno partecipato anche Arci, Mcl, Movimento dei Focolari, Acli, Rete italiana Pace e disarmo promossa dalla Cgil, la Comunità di Sant' Egidio e il Forum del Terzo Settore, è quello di chiedere la fine delle ostilità in Ucraina.

Si tratta di "un convegno importante perché per la prima volta c'è tutto il mondo contrario alla guerra da destra a sinistra intorno a un'iniziativa del mondo cattolico", ha detto Gianni Alemanno, portavoce del comitato "Fermare la guerra". L'incontro, come spiegato dallo stesso ex sindaco di Roma, "nasce per stringerci attorno all'iniziativa del Santo Padre per proporsi come mediatore di pace". Un'iniziativa che sembra abbia raccolto il plauso anche della Russia, almeno stando alle dichiarazioni che arrivano da Mosca, e che potrebbe trovare una concretizzazione nei prossimi mesi. Si tratta, ovviamente, ancora di ipotesi e non esiste nulla di concreto ma l'incontro avvenuto oggi a Roma si pone come obiettivo quello di sostenere il Papa in questa impresa di pace.

L'incontro, secondo quanto riferito da Gianni Alemanno, sarebbe anche una risposta alla recente visita di Volodymyr Zelensky in Italia, che secondo il portavoce è stata utilizzata "per dire al Papa di non proporsi come mediatore, mentre noi siamo convinti invece che una mediazione è possibile".

L'ex sindaco ha concluso sottolineando che "la maggioranza delgli italiani vuole la pace, quindi uno sforzo convergente può essere significativo". Alemanno ha fatto anche sapere durante l'incontro di essere impegnato "nella raccolta firme per fermare l'invio di armi in Ucraina, perché il referendum è l'unica arma che possiamo usare".

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