Il governo (venturo) di Matteo Renzi agita le acque interne al Partito Democratico. Tra i più battaglieri Pippo Civati: "Leggo che qualcuno dice che io vorrei fare la scissione, ma mi pare che la scissione l’abbiano fatta gli altri rispetto alle proprie promesse e i propri elettori", attacca l'ex candidato alle primarie a Torino durante un'assemblea pubblica a sostegno di Daniele Viotti, candidato alla guida della segreteria regionale del Pd.
"C’è un grande travaglio - aggiunge - c’è una grande riflessione su cosa farà questo governo e soprattutto su quale discorso Renzi vuole fare in termini relazionali perchè capisco che il Pd debba trasformarsi nel partito di Renzi, e quindi nel Pdr, e che il premier alla fine chiederà una fiducia totale, ma segnalo che c’è un problema, siamo passati da un’idea di centro sinistra molto moderata a un’altra che mette un trattino sull’intera parola sinistra". Il dibattito è aperto.
La frattura è aperta e qualcuno cerca di allargarla. Al deputato monzese non vanno giù nemmeno alcune indiscrezioni di stampa secondo le quali Renzi avrebbe incontrato Verdini per concordare l'appoggio di qualche senatore e tamponare l'eventuale fuoriuscita di quelli di Ncd: "Ecco, personalmente l’avrei già smentita di prima mattina. Nel frattempo Alfano condiziona il suo "sì non scontato" alla stesura di un patto per il governo chiaro e trasparente. Non so che
538em;">fretta abbia Renzi (è il primo a dire che non si vota per quattro anni), ma è un consiglio sacrosanto. Solo che io scriverei cose diverse da quelle di Alfano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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