Il primo turno delle elezioni ammnistrative in Sicilia sorride al centrodestra, che ottiene un risultato importante. Dei quattro capoluoghi di Provincia che nella regione sono andati al voto in questa tornata delle Comunali, uno è già stato assegnato alla coalizione ora al governo nazionale, un altro è andato a un candidato civico mentre per il terzo e il quarto si prospetta un prolungamento della sfida elettorale ai ballottaggi dell'11 e 12 giugno prossimi. Andiamo nel dettaglio.
Catania è del centrodestra
Stando agli ultimi dati dello spoglio, il nuovo sindaco di Catania sarà Enrico Trantino, che s'impone con circa il 66% dei voti e viene così nettamente eletto contro il candidato del centrosinistra, Maurizio Caserta, fermo circa al 23%. Insomma, i numeri parlano in maniera molto chiara: due cittadini su tre che si sono recati alle urne hanno scelto il candidato sostenuto da Fratelli d'Italia e Forza Italia. Trantino è stato assessore nella giunta catanese precedente presieduta Salvo Pogliese; è avvocato ed ex coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima (il movimento di Nello Musumeci). Dopo il ritiro di Valeria Sudano, è diventato un paio di mesa fa il candidato unitario del centrodestra alla carica di sindaco del comune etneo.
Il civico Cassì confermato a Ragusa
Primo cittadino già designato al primo turno anche a Ragusa ed è proprio il sindaco uscente a venire confermato: il civico Giuseppe Cassì s'impone con il 62% dei consensi validi. Niente da fare per il rappresentante del centrosinistra, Riccardo Schinnà, il quale segna un timido 20%. Cassì non aveva partiti a suo sostegno, ma solo liste civiche: Peppe Cassì Sindaco, Partecipiamo Ragusa Futura, Ragusa Prossima, Ragusa Terra Madre e De Luca per Ragusa. Tra i sostegni incassati dal sindaco riconfermato c'era quello del deputato regionale Ignazio Abbate, Nuova Democrazia Cristiana, che non aveva appoggiato l'alleato unitario di centrodestra, Giovanni Cultrera.
Equilibrio a Siracusa
A Trapani, invece, a spuntarla è Giacomo Tranchida del centrosinistra (sostenuto ancge dalla Lega) che si riconferma grazie al 42%; Maurizio Miceli del centrodestra si arrende con il 36%. Ricordiamo infatti che, a differenza del resto d'Italia, nella Regione Sicilia è in vigore una legge elettorale secondo la quale viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 40% + 1 dei voti validi. Nel caso nessuno dei due dovesse riuscire a superare questa quota, si andrebbe al secondo turno tra poco meno di due settimane.
Evento che è effetivamente è successo a Siracusa, dove ormai si dà ormai ampiamente per certo che si andrà al ballottaggio tra Ferdinando Messina del centrodestra (32%) e il civico Francesco Italia (23%); fuori dai giochi Renata Giunta del centrosinistra e 5 Stelle (20%). Infine Cateno De Luca, già sindaco di Messina e candidato governatore della Sicilia, diventa il nuovo primo cittadino di Taormina con circa il 63%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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