Cori contro Tajani a Pontida, Salvini si scusa: "Ogni alleato è un amico"

La Lega si prepara al raduno di Pontida e il leader prende nettamente le distanze dai cori ingiuriosi contro il ministro degli Esteri

Cori contro Tajani a Pontida, Salvini si scusa: "Ogni alleato è un amico"
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Sono oramai in fase di ultimazione i lavori di allestimento del palco sul pratone di Pontida, in provincia di Bergamo, per l'annuale raduno della Lega. Come preannunciato dal Carroccio, in questo weekend di festa di partito domina la scritta a caratteri cubitali "Non è un reato difendere i confini" (sia in italiano sia in lingua inglese) accanto a un tricolore. Sotto trova spazio l'hashtag "Io sto con Salvini" e accanto il simbolo della Lega. Richiamo più che evidente al processo in cui è imputato il vicepresidente del Consiglio e per il quale tre settimane fa è stata chiesta la condanna a sei anni per sequestro di persona per il caso Open Arms.

Nel frattempo, Salvini ha voluto immediatamente chiedere pubblicamente scusa per alcuni cori pronunciati questo pomeriggio contro Antonio Tajani da parte di alcuni dei giovani leghisti presenti all'evento: "Sono quattro scemi, anzi cinque", ha dichiarato in merito alle frasi di protesta riguardanti il tema della cittadinanza contro il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri. "Tajani è un alleato, ogni alleato è un amico", aggiunge. "Abbracciare i giovani che vengono qui dalla Campania o dalla Sicilia per me è un orgoglio, chi non lo ha capito vada via". Per poi sottolineare: "Non stiamo giocando, non possiamo scherzare: gli attacchi alla maggioranza lasciamoli a Schlein o Conte, a quelli del campetto largo". Frase alla quale ha subito risposto l'ex presidente del Parlamento europeo: "Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo dell'Italia".

Il colore dominante è il blu. "Orgogliosi di essere leghisti, "Pontida" e "Palazzago c'è" in verde sono i tre striscioni appesi sopra il muro su cui sul quale campeggia lo storico slogan "Padroni a casa nostra". Nell'ampio spazio che ospiterà la kermesse leghista sono stati allestiti a ferro di cavallo anche alcuni gazebo. Oggi la manifestazione leghista prende il via - per l'appunto - con il raduno dei giovani, insieme al ministro dei Trasporti e segretario federale e al ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. Domani la giornata clou, con gli interventi dal palco a partire dalle ore 10 e una serie di ospiti internazionali: con Salvini, infatti, saranno presenti ance l'olandese Geert Wilders, il premier ungherese, Viktor Orban, e poi ancora André Ventura, presidente del partito portoghese Chega (Basta), senza dimenticare i freschi vincitori delle elezioni austriache del Partito della Libertà.

Parlando poi sempre davanti ai cronisti a margine dell'evento di Pontida, il leader leghista ha poi replicato a chi gli chiedeva un commento sulle recenti parole rilasciate dal ministro dell'Economia (nonché suo collega di partito) riguardanti i provvedimenti che potrebbero essere presi dal governo Meloni nella prossima imminente legge di bilancio. "Di sacrifici Giorgetti parla a proposito di chi ha patrimoni miliardari, non di chi ha mille euro sul conto corrente. Lo dirà lui" domani, "non interpreto altri. Ci ho parlato.

Siccome gli italiani tutti stanno tirando la cinghia, faccio l'esempio delle banche che l'anno scorso hanno guadagnato 40 miliardi di euro - afferma Salvini -. Se uno ha guadagnato 40 miliardi, almeno una parte di questo enorme patrimonio può essere restituito agli italiani".

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