Gli interventi sul cuneo fiscale non saranno «choc» per dirla con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Il governo però vi ha stanziato la seconda voce di spesa della manovra, ovvero 5 miliardi di euro, per una misura che permette di garantire un beneficio in busta paga per i lavoratori dipendenti. Nel dettaglio, 3,5 miliardi saranno stanziati per confermare anche nel 2023 il taglio del 2% varato dal governo Draghi per tutti coloro che guadagnano fino a 35mila euro lordi all'anno. Inoltre, ci sarà un taglio di un ulteriore 1% per i lavoratori con i redditi più bassi, fino ai 20mila euro, con un stanziamento di ulteriori 1,5 miliardi. Ma quanto valgono le misure? Un vantaggio netto che secondo alcune stime potrebbe variare dai 24 ai 45 euro netti a mese, per 13 mensilità di stipendio, per i redditi compresi tra i 15mila e i 30 mila euro. Il beneficio, così come chiarito da fonti governative, andrà totalmente ai lavoratori. Confindustria chiedeva una sforbiciata da 16 miliardi di euro al cuneo fiscale, con beneficio da dividere per due terzi ai lavoratori e per un terzo alle imprese. Secondo gli industriali, un intervento di questo tipo avrebbe portato i lavoratori alla possibilità di avere una mensilità aggiuntiva per tutta la vita. «Le risorse si trovano riconfigurando il 4-5 per cento della spesa pubblica», ha ribadito anche ieri il presidente Bonomi.
Alla voce Fisco è da registrare anche l'intervento per l'estensione della Flat tax per lavoratori autonomi e partite Iva, che dovrebbe essere estesa fino a 85mila euro di fatturato. La misura ha un costo limitato, ed è stimato in circa 600 milioni di euro. Non ci sarà, invece, la Flat tax incrementale così come l'aveva proposta Fratelli d'Italia, una misura che avrebbe dovuto estendere la tassa piatta sulla quota di redditi aggiuntivi rispetto agli anni precedenti.
Su Flat tax e cuneo, dalle parti di Palazzo Chigi si vorrebbe arrivare a fare di più nel corso della legislatura.
In particolare, sul cuneo fiscale, la premier Giorgia Meloni in un suo discorso al Senato aveva parlato di un obiettivo di taglio da raggiungere, progressivamente, per un totale 5 punti complessivi, da dividere due terzi ai lavoratori e un terzo alle aziende.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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