Le aperture a sinistra ormai si sprecano. In nome del progressismo militante, Elly Schlein vuole dialogare con tutti. Anche con chi il dialogo non lo pratica mai. Al riguardo, stupisce ma non troppo la recente apertura della deputata dem agli ambientalisti d'assalto: quelli che, brandendo il vessillo dell'ecologismo duro e puro, bloccano le città con atti dimostrativi e blitz vandalici. Proprio a loro la candidata alla segreteria Pd ha teso la mano, in virtù di quelle battaglie green che rientrano appieno nel suo progetto politico.
Eco-vandali, Schlein: dialogo "possibile"
In un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, Schlein ha strizzato idealmente l'occhio agli attivisti di Ultima Generazione. Il dialogo - ha affermato - "è possibile con loro e con tutte le mobilitazioni ecologiste". Poi l'aspirante segretaria Pd ha precisato: "Si può non essere d'accordo sul metodo ma non si può guardare il dito anziché la luna". Stando a questo ragionamento, però, ci sembra di capire che Elly ritenga le azioni eco-vandaliche solo un piccolo e discutibile dettaglio di forma rispetto invece alla sostanza del grande tema ambientale. Ma il punto è che a caratterizzare l'impegno dei suddetti manifestanti sono proprio quelle incursioni al limite del consentito, che spesso si concludono con denunce nei confronti degli attivisti. Proprio stamani - 22 febbraio - a Milano la Digos ha identificato e segnalato in procura i prontagonisti di un nuovo blocco temporaneo del traffico contro i carburanti fossili.
L'ideologia ambientalista e il mancato confronto
Con queste persone, sostiene Schlein, il dialogo "è possibile". Ma ci permettiamo di dissentire. Sinora infatti gli ambientalisti d'assalto si sono dimostrati refrattari al confronto e mossi piuttosto da ideologiche convinzioni rispetto alle quali non accettano alcun contraddittorio. È con queste persone che la candidata alla segreteria Pd intende parlare per portare avanti le nuove politiche ambientali della sinistra? Lo stesso interrogativo vale per "tutte le altre mobilitazioni ecologiste" mosse da un approccio dottrinario ai temi climatici.
Schlein, l'ennesima apertura ai 5s
Sul fronte partitico, poi, Schlein ha ribadito la volontà di cercare punti di contatto coi Cinque Stelle, per quella che potrebbe diventare una riedizione 4.0 della "Cosa rossa". Ovvero, tutti assieme contro il centrodestra. "Non voglio tirare per la giacchetta nessuno. Si parte dai temi. Ci sono punti di contatto importanti con il M5s a partire dalla difesa del reddito di cittadinanza e dalla battaglia per il salario minimo", ha dichiarato Elly al Fatto, facendo riferimento a realtà dove l'alleanza coi pentastellati è già in corso. "Ho sentito che si aspetta l'esito del congresso per capire come rapportarsi con noi. Vengo da un percorso che ha lavorato i alcune realtà come Bologna e Napoli, dove sono state costruite alleanze sui temi", ha detto.
Al di là dei legittimi orientamenti politici espressi dalla candidata alla segreteria Pd, emerge un paradosso di fondo nella scelta degli eventuali interlocutori e nell'individuazione dei possibili
temi di confronto. Con questi presupposti, infatti, il partito dem rischia di arretrare e di ritrovarsi a esprimere posizioni ultra-progressiste lontane dal sentire comune e dal pragmatismo dei cittadini.
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