Elly la fuggitiva

Questa settimana ci occupiamo della Schlein e delle amministrative: una segretaria che canta vittoria (nonostante la sconfitta), si nasconde dalle telecamere e si sottrae ai cronisti affidando ad altri il compito di interloquire con la stampa. Ci aiuta a capire Mario Benedetto, giornalista e professore di comunicazione alla Luiss

Elly la fuggitiva
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Questa settimana vi portiamo nel magico mondo di Elly. Un mondo tutto suo, fuori dalla realtà, fatto di vittorie e successi. Un mondo dove la matematica è un’opinione. L’eco delle fanfare suonate dalla Schlein dopo le elezioni amministrative è arrivato ovunque nel Paese. “In questa tornata ci rialziamo con slancio, la destra frena” ha detto in una sorta di conferenza stampa dove, la segreteria Dem, ha introdotto e presenziato. Già, perché ha preferito parlare poco. Molto poco. Ha scelto di far parlare altri al suo posto. Come è suo solito fare.

Sì, perché la segretaria fugge, spesso. Scappa dai microfoni, si nasconde dalle telecamere, evita i cronisti. Come lei i suoi uomini. Trovare un onorevole tra i palazzi è come vincere alla lotteria di Ryanair. Il silenzio nel Partito Democratico sembra essere la nuova strategia elettorale. È evidente che non funzioni. Basti guardare ai numeri, fare i conti. Su sei capoluoghi di provincia ben quattro sono finiti in mano al centrodestra e solo due al Pd che, però, festeggia. Lo stesso. Misteri.

Come mai? Lo abbiamo chiesto a Mario Benedetto che, oltre ad essere un autorevole collega, è anche un professore universitario e si occupa di comunicazione. Che è tutto, in particolare nella politica.

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Aldilà delle vittorie e delle sconfitte c’è un dato che non va per nulla dimenticato: Elly Schlein non comunica e se lo fa sbaglia. Tutta salute per il centrodestra, ovvio, ma perché scappa? In questo ci aiuta Mario Benedetto.

Dalle parti del Nazareno, i Dem cattolici ci confidano: “Meglio se parla poco, ogni volta che lo fa perdiamo voti. Sposa battaglie sbagliate e non sa cosa dire”. Il riferimento è ai temi che la segretaria cavalca. Temi cari a pochi, temi vicini solo alla sua stretta cerchia. L’utero in affitto, la legge Zan, le adozioni gay o i pochi ragazzi che hanno deciso di dormire nelle tendenze fuori dagli atenei.

Temi che interessano solo lei e una piccola fetta di elettorato. E sugli altri temi? Beh, Elly fugge, scappa e si sottrae al confronto. C’è chi assicura che tramonterà dopo le europee. Giuseppe Conte ci spera. Giorgia Meloni sta a guardare.

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