Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Roberto Fico. Per la serie ‘a volte ritornano’, i pentastellati che hanno dominato la prima parte della scena politica del M5S sembrano esser nuovamente protagonisti, più o meno involontari, della nuova diatriba tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo.
Di Maio, oggi rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo, è intervenuto sul futuro del M5S e, parlando con l’Adnkronos, ha profetizzato: "In pochi mesi Conte gli porterà via anche l'argenteria. E poi gli cancellerà il contratto di consulenza. Triste direi". Un’incursione sulla politica nazione che arriva dopo mesi di silenzio con cui Di Maio critica Grillo, colpevole di non avere più il coraggio per fermare l’ex presidente del Consiglio e di aver sprecato l’enorme potere che gli era stato concesso nell’estate del 2021.
E se Di Maio demolisce il partito di cui è stato capo politico, Alessandro Di Battista se ne lava le mani. L’ex deputato M5S, tirato per la giacchetta dagli oppositori di Conte, si sfila: “Non parlo delle questioni interne di un movimento che ho lasciato 3 anni fa per questioni politiche”, ha detto al Corriere della Sera. Secondo ‘Dibba’ “si può fare politica anche da fuori” e, in ogni caso, si guadagna di più e si vive meglio facendo i reportage. Almeno, è questo ciò lascia trapelare dalle sue dichiarazioni, smentendo così di volersi mettere alla guida di un movimento di ‘scissionisti’ grillini. Intanto, però, si parla ancora di lui e gli anti-contiani non restano con le mani in mano. Anzi, stando a quanto rivela l’Adnkronos, a metà settembre a Roma si terrà tra Beppe Grillo e gli ex parlamentari che a inizio agosto hanno firmato una lettera in cui accusavano Conte di “ingratitudine”.
Lo scopo è quello di prepararsi all’Assemblea del partito indetta dall’avvocato di Volturara Appula in ottobre. Tra i firmatari della missiva Rosa Silvana Abate, Ehm Yana Chiara, Jessica Costanzo, Emanuele Dessì, Michele Sodano, Simona Suriano, Raffaele Trano e Andrea Vallascas, ma anche nomi di peso come Alessio Villarosa, Elio Lannutti e Nicola Morra. Proprio quest’ultimo, l’ex presidente della Commissione Antimafia, che fu espulso dal M5S quando non volle votare la fiducia al governo Draghi, è attualmente tornato alle cronache nazionali dopo aver annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni Regionali in Liguria. Persino l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che alla vita del semplice assicuratore ha aggiunto una brillante carriera da influencer, sembra voler tornare nell’agone politico al fianco “dell’Elevato”
Anche l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, sembra politicamente molto attivo ma con grande discrezione. Ambisce da sempre alla poltrona da sindaco di Napoli, ma l’annuncio di una ricandidatura di Gaetano Manfredi sembra avergli sbarrato la strada. Difficile anche che riesca a ottenere la candidatura a presidente di Regione della Campania.
Che fare dunque? La nuova missione parrebbe essere quella di porsi a capo di una fronda all’interno del M5S per abbattere definitivamente la regola dei due mandati e poter tornare presto in Parlamento. Anche i Cinquestelle della prima ora, una volta assaporato il potere, vogliono riavere la poltrona…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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