"Fascisti al governo". La sinistra "indottrina" i dipendenti della Regione

La denuncia dell'europarlamentare Fidanza (Fdi): "In Val d'Aosta propaganda contro l'autonomia differenziata sulla intranet della Regione"

"Fascisti al governo". La sinistra "indottrina" i dipendenti della Regione
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Propaganda a tappeto. La campagna politica promossa dalla sinistra contro l'Autonomia differenziata prosegue a spron battuto, anche nei contesti meno indicati. E con argomentazioni ad alto tasso di faziosità. Oltre a proseguire la raccolta firme nelle piazze, i progressisti sono alla continua ricerca di occasioni per rilanciare le loro battaglie anti-governo. In Valle d'Aosta, ad esempio, i messaggi ostili alla suddetta riforma sarebbero stati fatti circolare addirittura sui canali di comunicazioni interni utilizzati dai dipendenti della Regione. A denunciare l'anomalia è stato l'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza.

"Che la battaglia referendaria sull’Autonomia la sinistra l’avrebbe condotta a modo suo, con un diluvio quotidiano di fake news e allarmismo ingiustificato, lo si è capito subito. Eppure stiamo raggiungendo livelli intollerabili", ha lamentato il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo, entrando poi nel dettaglio della questione. In Valle d’Aosta - ha quindi proseguito Fidanza - "il volantino del Comitato referendario che annovera tra i suoi partecipanti Cgil, Pd, M5S, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Arci, Anpi, Legambiente e varie sigle della sinistra autonomista, viene postato addirittura sulla intranet della Regione a beneficio (obbligatorio) di tutti i dipendenti regionali".

Secondo quanto rivelato da Fidanza, peraltro, l'operazione sarebbe stata alquanto controversa non solo nel metodo (formalmente discutibile), ma anche nel merito. E qui il riferimento è alle argonentazioni contenute nel volantino politico. Come si legge nel manifesto, infatti, i promotori dell'istanza anti-governo ritengono che dire no all’autonomia differenziata significhi, tra l’altro, "difendere la Costituzione nata dall’antifascismo come lotta e come valore, che i fascisti oggi al Governo vogliono smantellare". Ecco, ci mancava giusto il pretesto del fascismo immaginario, ormai diventato come il prezzemolo. E cioè inserito dappertutto al fine di delegittimare qualsiasi idea non gradita, escludendo così qualsiasi possibilità di confronto democratico tra le legittime posizioni in campo.

Sul punto, l'eurodeputato Fidanza non si è trattenuto. "Sono talmente impegnati a ricordare agli italiani che hanno mandato 'i fascisti al governo' da dimenticarsi che è stata proprio la sinistra a modificare la Costituzione 'nata dall’antifascismo' introducendo quell’autonomia differenziata che oggi noi cerchiamo di realizzare garantendo equità e responsabilità.

Che sbadati", ha scritto il capogruppo a Bruxelles di Fratelli d'Italia, evidenziando un paradosso ormai marchiano: la riforma oggi contestata era stata in realtà condivisa come principio generale proprio dalla sinistra, attraverso la riforma del titolo V della Costituzione varata sotto il governo Amato nel 2001.

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