Il governatore del Veneto Luca Zaia: "La Consulta ci ha dato ragione, la riforma salverà anche il Sud"
Il costituzionalista Stefano Ceccanti: "Sconfitti i massimalisti"
Sopravvivono solo i quesiti su Jobs Act e cittadinanza che spaccano il campo largo
"La Consulta con molta autorevolezza si e' espressa una seconda volta decidendo l'inammissibilita' del referendum e si mette una pietra tombale sul grande dibattito sul referendum contro la legge Calderoli e si inizia cosi' a lavorare con serenita', io spero anche con la possibilita' di dialogare con le opposizioni", ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. "Spero si arrivi quanto prima alla definizione della prime funzioni in materia della protezione civile perche' questo ci permettera' di comunicare in maniera concreta coi cittadini e di dimostrare che molte cose che si dicono sull'autonomia sono fake news. Il Veneto si candida ad essere laboratorio per le altre regioni perche' per anni abbiamo studiato e investito il nostro tempo per parlare di autonomia", ha concluso Zaia
"Noi confermiamo la nostra netta contrarieta' alla legge sull'Autonomia. E' necessario che Parlamento e Governo si fermino, e tutti i rilievi di incostituzionalita' fatti devono essere garantiti in questa discussione. Ora discuteremo e decideremo come continuare a far vivere nel Paese questa battaglia. Definire i lep e mantenere la scuola pubblica rimangono elementi da garantire. Io personalmente non ho ancora capito fino in fondo le ragioni che hanno portato la Corte a prendere questa decisione. Sugli altri quesiti si apre stagione di diritti e di voto. Gli altri quesiti offrono a Paese possibilita' di cancellare leggi balorde che hanno ridotto diritti ed estesa la precarieta'." Ha dichiarato il segretario generale della CGIL Maurizio Landini a margine della conferenza stampa "Investire in istruzione e ricerca per far ripartire il Paese" alla Fondazione Metes a Roma.
"Le sentenze della Corte Costituzionale si rispettano, lo avevamo ipotizzato, trattandosi di una legge era difficile pensare si abolisse del tutto, non essendoci il referendum proseguiranno i lavoro in corso per tenere conto degli altri rilievi. Le tempistiche sono quelle che servono non e' cosi' semplice, auspichiamo siano rapide. Noi il lavoro lo abbiamo modificato nei numeri, esamineremo le cose sul Job Act". Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia Lucio Malan in piazza Montecitorio.
La bocciatura del referendum abrogativo relativo all'autonomia differenziata, dichiarato inammissibile ieri dalla Consulta, "e' un punto a favore dell'Italia, non a nostro favore. Io credo nell'utilita' e nella grande innovazione che questa riforma potra' portare. Quindi sono contento, soprattutto che non si facciano mesi di campagna violenta come quella che stava impostando la sinistra. Si sarebbe potuta creare una vera spaccatura territoriale all'interno del nostro Paese che poi sarebbe stata difficile da recuperare. Sono contento per questo e non avevo paura del referendum ma di quello che sarebbe potuto emergere, ero veramente preoccupato". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine del Dialogue Meeting 'Un modello di prossimita' per la salute pubblica: le Ats lombarde portano i vaccini anti pneumococchi in farmacia' che si e' tenuto questa mattina a palazzo Pirelli a Milano.
Dopo il giudizio della consulta la sinistra perde un efficace cavallo di battaglia
La Corte respinge il referendum sulla riforma. Ammessi invece i quesiti su cittadinanza e lavoro
"L'oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari", sostiene la Corte Costituzionale. Il leghista Zaia: "Tolta incertezza alla fase operativa, ora avanti tutta"