Alla Festa dell'Unit* va in scena la "lezioncina" a Giorgia Meloni

Alla kermesse romana proiettata l'inchiesta di Fanpage. E parte la gara a chi mette più in mostra la superiorità morale della sinistra

Alla Festa dell'Unit* va in scena la "lezioncina" a Giorgia Meloni
00:00 00:00

“Ma magari i giornali di destra si infiltrassero nelle sezioni e nei circoli del Pd e di Avs. Vedrebbero quanto sono preparati e appassionati i giovani militanti del Pd”. Entrando alla Festa dell’Unità (anzi dell’Unit*) di Roma si respira subito un clima di rivalsa, di sfida e di superiorità morale rispetto agli avversari politici.

Il giorno dopo la partecipazione della segretaria del Pd Elly Schlein, alle Terme di Caracalla va in scena l’inchiesta di Fanpage alla presenza del direttore Francesco Cancellato e del neo-eurodeputato Sandro Ruotolo. A introdurre l’evento c’è un esponente dei Giovani Democratici che rivela: “Noi conosciamo bene questo fenomeno e siamo stati vittime di aggressioni o di comportamenti fascisti”. La visione dell’inchiesta è anticipata da una serie di puntualizzazioni del direttore Cancellato: “Vi dico solo cosa non vedrete. Non vedrete gli ultras della Casertana o immagini decontestualizzate e riprese in ambito privato come ha detto il ministro Ciriani. Ma non vedrete nemmeno poche mele marce perché vi posso assicurare che ci sono interi pezzi di classe dirigente di Gioventù Nazionale che pensano quello che dicono e che hanno incarichi di segreteria per con colonnelli e dirigenti di FdI..”. Un attacco durissimo teso ad alzare il livello di paura e di preoccupazione verso i pochi militanti romani presenti alla Festa. “I giovani di destra sono ancora fascisti tant’è vero che di recente hanno fatto una manifestazione in ricordo di Almirante che era dichiaratamente neofascista”, è il commento di un esponente dell’Anpi. L’obiettivo non dichiarato esplicitamente è quello non solo di prendere le distanze da “quel mondo”, ma di ergersi a maestri di democrazia.

Cancellato, rispondendo al figlio di un partigiano che chiedeva se FdI scenderà nei sondaggi dopo questa inchiesta, dice: "Spero che Giorgia Meloni faccia davvero pulizia dentro il suo partito. Credo che non sia la sinistra a dover fare pulizia, ma che sia la destra stessa che si deve preoccupare delle storture presenti nel suo campo”. Tra i democratici c’è la ferma volontà di spiegare al proprio avversario politico come dovrebbe essere la destra italiana. “Credo che quando qualcuno, in Italia, fonderà un partito di destra antifascista avrà un grande ritorno in termini di consenso elettorale”, ci dice Marco Donati, militante capitolino del Pd che si chiede de Meloni abbia “problemi di logopedia” dato che “non riesce a pronunciare la parola antifascismo”. Qualcuno chiede se questi giovani siano sociopatici e il direttore Cancellato non si azzarda a confermare tale ipotesi, ma lancia l’ennesimo allarme: “Sono ragazzi che per svariate ragioni scelgono militanza politica e trovano una formazione in larga parte di estrema destra. Quando cresceranno chiuderanno anche loro un occhio davanti a certi atteggiamenti”. L’ex deputato Marco Miccoli non appare sorpreso da questa inchiesta: “Che a Roma ci fossero elementi di nostalgia tra i giovani di FdI e dei contatti con l’estremismo di destra era arcinoto, ma quando si avverte che queste pulsioni hanno una base ideologica ampia ci si spaventa”.

La richiesta che arriva da più parti è che Meloni tolga la fiamma dal simbolo del partito. “Se non si fanno i conti con la storia lasci e ti dichiari antifascista è lecito pensare che sia ancora legata a quella realtà politica”, ci dicono i piddini romani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica