Fiat, Della Valle attacca: "Marchionne e Elkann? Furbetti cosmopoliti"

L'ad di Tod's si scaglia contro i vertici della Fiat per il passo indietro su Fabbrica Italia

Fiat, Della Valle attacca: "Marchionne e Elkann? Furbetti cosmopoliti"

Diego Della Valle attacca Sergio Marchionne e il presidene di Fiat, John Elkann. Il problema - dice il patron di Tod's - dell'azienda non sono affatto "i lavoratori, l'Italia o la crisi". Il problema vero "sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate".

Della Valle va all'attacco

Della Valle punta il dito sull'inadeguatezza di Marchionne, dicendo così la sua sulla vicenda Fabbrica Italia, e non perde occasione per levarsi qualche sassolino dalla scarpa. "Continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato Amministratore Delegato e in subordine del Presidente", si legge nella nota di Della Valle, che aggiunge: "Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purché‚ sia garantito l’effetto mediatico, che sembra essere la cosa più importante da ottenere". Marchionne e Elkann, a sentire Della Valle, "hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe - quelle del comunicato rilasciato oggi - a cancellare importanti impegni che avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese". Insomma, i vertici di Fiat non terrebbero conto del fatto che il "Paese alla Fiat ha dato tanto, tantissimo, sicuramente troppo". Da "furbetti cosmopoliti" si limiterebbero a scaricare altrove le responsabilità, ma "sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".

Montezemolo in campo

"Espressioni come quelle usate da Diego sono assolutamente inaccettabili e non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori", ha sottolineato Luca Cordero di Montezemolo. "Di tutto abbiamo bisogno in questo momento - ha, poi, aggiunto Montezemolo - ma non di polemiche che non appartengono alla cultura imprenditoriale e che fanno male al Paese. Tanto più che coinvolgono imprenditori che in settori diversi affrontano una difficile competizione su mercati mondiali". La Fiat, ha affermato ancora Montezemolo, "da una situazione di gravissima crisi, ha compiuto con successo un percorso difficile che l’ha portata a rafforzare la sua presenza internazionale, fondamentale per la sua sopravvivenza". Montezemolo si è augurato che "questa assurda situazione possa ritrovare immediata ricomposizione, trattandosi di persone di qualità verso le quali nutro stima e amicizia".

Passera chiede chiarimenti

L'annuncio della volontà di Fiat di rivedere il piano per lo sviluppo degli

stabilimenti di Fabbrica Italia indispone anche il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che chiede "tutti i chiarimenti che sono necessari in casi come questi" e di "approfondire il tema".

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