Milano - Premessa: «Non sono un complottista». Precisazione: «A conferire gli incarichi a Giuseppe Orsi non è stata la Lega, ma prima il governo Berlusconi e poi Monti». Così, dopo l'arresto del presidente di Finmeccanica, Roberto Maroni attaccava quanti indicavano un link tra il Carroccio e l'ormai ex numero uno della holding di Stato. Dunque nessun complotto, però «è l'uso che si fa» delle indagini «in campagna elettorale». Ecco il punto che agita via Bellerio. Perché l'arresto di Orsi - con relativi sospetti di una sua vicinanza ai lumbard - è scattato a pochi giorni dal voto?
Per fare chiarezza, è bene ripercorrere le tappe più recenti dell'inchiesta che ha portato in cella il super-manager. L'indagine, inizialmente sotto la direzione della Procura di Napoli, viene trasferita a Busto Arsizio dalla Cassazione, che accoglie la richiesta avanzata dalla difesa di Orsi. Il fascicolo approda a Busto il 23 luglio 2012, quando l'ufficio è vacante. L'incarico di procuratore capo facente funzioni è affidato a Eugenio Fusco, pm di Milano noto per le indagini su Antonveneta, Unipol e Parmalat. In poco meno di cinque mesi, Fusco viene a capo del materiale investigativo, e il 21 dicembre 2012 - a ridosso delle festività natalizie - invia al gip la richiesta d'arresto. Verosimilmente, ai primi di gennaio il giudice inizia a valutare le carte del pm. Nel giro di un mese, quindi, scatta l'ordine di cattura.
Ma - e la domanda circola negli ambenti politici - non si poteva aspettare dopo le elezioni, evitando così di viziarle con i sospetti sui legami tra Orsi e Maroni? E se - come scrive il gip nell'ordinanza depositata l'11 febbraio 2013 - c'era il pericolo che Orsi inquinasse le prove e che reiterasse il reato, non sarebbe stato più logico intervenire prima? Sono alcuni degli interrogativi che agitano i lumbard. Anche perché non è escluso che l'eventuale deposito di nuovi atti dell'indagine Finmeccanica contribuisca a ravvivare le polemiche sulla Lega, dato che anche il gip ha sottolineato come alcune intercettazioni - «penalmente irrilevanti» - dimostrino «una certa vicinanza di Orsi a quel partito».
Chi invece grida all'assalto giudiziario è il Pdl, alle prese con le inchieste sulla sanità lombarda che stanno costando caro al governatore Roberto Formigoni. E al netto delle accuse, che saranno vagliate da un gip, i dubbi sull'opportunità che l'indagine venisse chiusa a due settimane dal voto appare legittimo. I primi arresti per la vicenda Maugeri sono dell'aprile scorso, mentre la Procura iniziò a controllare i fondi al San Raffaele nel luglio del 2011, dopo il suicidio di Mario Cal. Di tempo, dunque, ne è passato parecchio.
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