Fornero non si fa intimidire: "La riforma del lavoro si farà" E Monti zittisce i sindacati

Secondo il ministro del Lavoro la strada non è affatto in salita. E sullo Stato sociale: "Non è morto, ma va rivisto". Monti: "Le decisioni spettano a governo e Parlamento"

Fornero non si fa intimidire: "La riforma del lavoro si farà" E Monti zittisce i sindacati

La riforma del lavoro va avanti senza se e senza ma. Ne è convinta il ministro del Wefare e del Lavoro, Elsa Fornero, secondo cui la strada del governo in tema di occupazione non è affatto in salita: "Forse è una impressione colta dall’esterno, ma non è così", afferma aggiungendo che "restano assolutamente saldi la fiducia, l’impegno e la determinazione".

La Fornero sa di non godere "di grande simpatia perchè devo fare sempre tagli", ma precisa che la logica dei tagli non è solo quella di "togliere qualcosa a qualcuno", ma anche quella di doverlo fare "per dare qualcosa a qualcuno" in una ottica di "equità".

E se le parti sociali continuano a chiedere un confronto con il governo, se gli incontri sembrano concludersi sempre con un nulla di fatto, Mario Monti taglia corto e ricorda che "il diritto-dovere delle decisioni spetta essenzialmente al Parlamento e al governo". E questo nonostante "in un Paese nel quale ci sono tante categorie e forze che sono rappresentate e che devono perlomeno essere ascoltate". All'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Bocconi, poi, il premier ha sottolineato come "non è quasi mai seduta a quei tavoli, spesso sconfinati, la voce dei giovani e delle generazioni future".

Sullo Stato sociale, che per il presidente della Bce, Mario Draghi, è praticamente morto, il ministro afferma: "No

so se questa diagnosi così cruda sia vera e da condividere: lo Stato sociale così come lo abbiamo condiviso e costruito ha bisogno di profonda revisione. Non per farlo morire ma per farlo rinascere su basi nuove".

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