Roma - L'errore, si sa, è sempre in agguato. E così alla vigilia dell'apertura delle urne è sempre utile dare una ripassata alle regole, mettendosi al riparo da possibili contestazioni o dall'annullamento della scheda. Il primo aspetto da tenere presente è che si voterà soltanto oggi dalle 7 alle 23. Nessuna scappatoia, dunque, per i ritardatari o per i viaggiatori del fine settimana che non avranno il lunedì mattina a disposizione per esercitare il loro diritto-dovere.
Le operazioni di voto riguardano l'elezione dei 73 membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia. Ma anche dei presidenti e dei consigli regionali dell'Abruzzo e del Piemonte e dei sindaci e dei consigli di 3.900 comuni delle Regioni a statuto ordinario (di cui 24 capoluoghi di Provincia). Si voterà anche per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali in 131 comuni del Friuli, in 37 comuni della Sicilia e in 18 della Sardegna.
Naturalmente l'attenzione di tutti è puntata sulle Europee. Per votare occorrono la tessera elettorale e un documento di riconoscimento in corso di validità. L'elettore riceverà un'unica scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale (Nord-Ovest; Nord-Est; Centro; Sud; Isole). Il voto di lista si esprime tracciando, con la matita copiativa, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. Ciascun elettore può anche esprimere voti di preferenza che devono essere espressi esclusivamente per candidati della lista votata appartenenti a quella circoscrizione (l'elenco dei «votabili» è esposto in ciascun seggio elettorale). È possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza per candidati di una lista (una sola preferenza nelle liste delle minoranze linguistiche in Valle d'Aosta, a Bolzano e in Friuli-Venezia-Giulia). Nel caso di tre preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della terza preferenza. In sostanza se si vogliono esprimere due preferenze non c'è problema, ma se si vogliono segnare i nomi di tre candidati questi non possono essere tutti maschi o tutti femmine: devono essere due uomini e una donna oppure due donne e un uomo.
Le preferenze si esprimono scrivendo, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati. In caso di identità di cognome fra più candidati, si deve scrivere sempre il nome e il cognome e, se occorre, la data e il luogo di nascita. Al di là delle regole generali, ci sono alcuni timori «specifici». Quello più forte si ritrova dentro Forza Italia ed è legato al nome «Berlusconi». Il rischio che gli elettori di Forza Italia si rechino alle urne con l'intenzione di scrivere sulla scheda il nome del leader - incandidabile dopo la condanna definitiva - ancora esiste. In quel caso la preferenza a Berlusconi sarebbe annullata.
Con il pericolo, in caso di presidente di seggio particolarmente zelante, di aprire una contestazione sulla validità dell'intero voto. Naturalmente l'annullamento rappresenterebbe una forzatura visto che la volontà dell'elettore sarebbe più che chiara. Meglio, però, evitare di esporsi a rischi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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