Da una parte Maurizio Gasparri; dall'altra Andrea Romano. Il duello televisivo che andò in onda il 7 maggio 2015 su La7 tra l'esponente politico di Forza Italia e quello del Partito Democratico fu piuttosto rusticano. Lo scenario è quello della trasmissione Coffee Break e il tema è quello delle pensioni, nei giorni in cui il governo Renzi stava per approvare l'Ape sociale (l'Anticipo pensionistico). Entrambi si trovano nello studio centrale di Roma, a pochissimi metri di distanza; in mezzo ai due c'è seduto Jacopo Berti - allora candidato del Movimento Cinque Stelle alla presidenza della Regione Veneto - che ha la possibilità di gustarsi da vicinissimo una rissa tv non da poco.
L'ex ministro delle Telecomunicazioni stava facendo un excursus su come i vari provvedimenti riguardanti la previdenza fossero stati adoperati dagli esecutivi che via via si sono susseguito nel terzo millennio. "Il governo Berlusconi fece una buona riforma sulle pensioni che avrebbe consentito un risparmio di molti miliardi, se fosse rimasta in vigore. Poi arriva Prodi nel 2006: un governo di breve durata ma di grave danno, sostenuto dal partito in cui è momentaneamente l'onorevole Romano che ne cambia spesso". "Perlomeno non sono mai stato fascista", ribatte subito il dem accusando, di fatto, Gasparri di esserlo stato. Quest'ultimo controreplica: "Io non sono mai stato fascista, sono nato nel '56. Lui invece, è stato un lacchè di D'Alema, poi è stato con Monti, adesso è tornato con Renzi e cerca il prossimo partito". Il deputato di centrosinistra non ci sta e minaccia: "Il tuo linguaggio fascista di fa dire 'lacchè', che ha una connotazione passibile di querela". "Fai pure una querela, fai pure quello che vuoi, ma figurati che me ne frega se mi querela Romano".
Tiziana Panella, allora conduttrice del day-time mattutino prima di approdare a Tagadà, cerca di porre ordine, ma ormai la lite è in pieno svolgimento. "Stai utilizzando delle espressioni molto offensive", sostiene Romano. "Io sto solo raccontando dei fatti e non mi sono documentato della tua vita da lacchè perché è nota", risponde il senatore di centrodestra. Nel frattempo Andrea Romano continua a insistere sul passato politico presuntamente "fascista" di Gasparri affermando: "Io dall'asilo sono uscito trent'anni fa". "E poi si vede che hai smesso di studiare, potevi continuare gli studi".
Il parlamentare del Pd punta successivamente sul lato psicologico: "Sei andato fuori dai gangheri, sei uscito di senno". "Non mi sono innervosito: m'innervosisce la tua stupidità provocatoria", è il botta e risposta conclusivo tra i due prima che il discorso ritorni pienamente su quello delle pensioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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