La riforma della giustizia garantirà processi più rapidi e meno detenuti, parola di Carlo Nordio. Al lavoro per garantire una svolta dopo anni di tante parole e pochi fatti, il ministro ha ribadito la sua volontà di imprimere un cambio di passo attraverso provvedimenti di buonsenso:"La mia riforma prevede che l'interrogatorio di garanzia venga fatto prima e che poi si incarcera, se ci sono necessità cautelari". La speranza, ha spiegato ai microfoni di "Cinque minuti", è quella di arrivare alla fumata bianca nel giro di poche settimane: i tempi dei processi verranno abbreviati e soprattutto verrà ridotta la popolazione carceraria. "Oggi il 20 per cento dei detenuti è in attesa di giudizio e con la riforma, che tende a limitare solo nei casi più estremi la detenzione preventiva, avremo una popolazione carceraria diminuita dal 10 al 12% perchè quella è la percentuale delle persone che vengono arrestate e poi vengono liberate prima del processo", l'analisi del Guardasigilli.
Nordio ha espresso grande soddisfazione per la separazione delle carriere, provvedimento invocato già nel 1997 nel libro "Giustizia". Ma non solo. L'ex procuratore ha evidenziato che nel libro non era contenuta solo la proposta della separazione delle carriere, ma anche l'Alta corte di giustizia, il sorteggio e l'esame psico-attitudinale che a quell'epoca avevo definito addirittura esame psichiatrico. Su quest'ultimo punto non sono mancate le polemiche con la magistratura, ma Nordio ha precisato che questo test "viene fatto alle forze di polizia e anche per ottenere il porto d'armi di cui i magistrati hanno diritto ex lege senza fare il test psico attitudinale, e questa è una contraddizione". Anche per quanto concerne la separazione delle carriere le polemiche sono esclusivamente strumentali, considerando che si tratta di un precipitato logico dell'introduzione del processo accusatorio voluto nel 1988 da un eroe della Resistenza, Giuliano Vassalli, e quindi "non sospettabile di autoritarismo".
A proposito delle tensioni con le toghe, Nordio ha replicato per le rime a chi si sente "indebolito" dalla sua riforma: la magistratura"è stata indebolita soprattutto dagli scandali" e dal fatto che "su questi scandali non è stata fatta luce completa". Emblematico lo scandalo Palamara, in cui sono stati puniti alcuni magistrati di cui sono state pubblicate alcune intercettazioni mentre tutto quello che è rimasto nascosto ha suscitato"molti e giustificati sospetti". Nordio si è poi soffermato sul sorteggio dei magistrati che andranno nei Consigli superiori e ha evidenziato che"servirà a scardinare, a ridurre il peso delle correnti in modo fondamentale perchè ora vi è un legame tra elettore ed eletto e come sempre accade, anche in politica, molto spesso l'eletto chiede il voto al suo elettore e successivamente l'elettore tende a chiedere all'eletto la restituzione del favore. Succede nel Csm anche nella sezione disciplinare, e per questo abbiamo previsto una corte disciplinare completamente svincolata dal Csm".
Non è necessario appartenere a una corrente vincente, ha proseguito il ministro, che sulle nomine "a pacchetto" ha rimarcato: "Si attendono mesi e mesi per nominare un procuratore capo, un presidente del tribunale o una carica apicale, perchè si attende di avere un numero abbastanza congruo di persone aspiranti e in quel momento vengono divise a seconda del potere delle correnti. Questo lo sanno tutti i magistrati e negarlo sarebbe un'ipocrisia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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